Storia, natura, scorci e cibo: da lunedì in edicola con Il Piccolo una guida per riscoprire il Carso
Dalle tracce della Grande Guerra all’enogastronomia passando per grotte, falesie e sport: un volume in abbinamento al quotidiano da lunedì racconta l’altipiano in chiave turistica

TRIESTE Il sole batte sulla pietra nuda che si allunga verso il cielo dal mare Adriatico. Lì in cima, a cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, c’è l’altopiano di roccia calcarea intriso di storia. Ecco il Carso! Un luogo di incredibile bellezza e potenza, tristemente noto per le battaglie della Grande Guerra e che oggi merita di essere riscoperto per le meraviglie della sua conformazione geografica, i richiami al passato, la cultura enogastronomica.
Un territorio complesso che la guida “Carso – Itinerari tra storia e natura” (in edicola dal 10 maggio in allegato con La Repubblica, il Piccolo e il Messaggero Veneto a 10,90 euro + il prezzo del quotidiano) prova a raccontare nelle sue molteplici sfaccettature, a partire da una testimonianza d’eccezione. «Trieste senza il Carso sarebbe una città mutilata». A parlare della sua terra è lo scrittore Boris Pahor nella bella intervista in apertura del volume.
Il grande autore triestino di lingua slovena, testimone delle tragedie del secolo scorso, considera il Carso il suo luogo dell’anima. L’uomo che da bambino ha visto per mano fascista bruciare il Narodni Dom di Trieste, e nei suoi libri ha descritto le sofferenze nei lager nazisti, è molto legato all’altopiano, da dove provengono i suoi genitori, e dove – dal buon retiro di Dutovlje (Duttogliano) – ha scritto molti dei suoi romanzi.
«Il Carso mi assomiglia molto. Le pietraie, la brulla terra, le doline e le grotte che sprofondano quasi fino all’inferno ne fanno una terra anarchica e anch’io mi considero in fondo un anarchico».
La sua (ri)scoperta del Carso è iniziata dopo la guerra con il ritorno dai lager tedeschi. «I campi di concentramento nazisti hanno duramente provato la mia salute – racconta –. Dopo un periodo di cure in sanatorio i medici mi hanno consigliato passeggiate all’aria aperta, e il Carso era il posto migliore per una completa guarigione. Ho preso in affitto una stanza a Dutovlje, non lontano dal paese natale di Kosovel. La trattoria da Marička è stata così per vent’anni il mio buon retiro, luogo di contemplazione e soprattutto di lavoro. A Dutovlje andavo ogni fine settimana, mi fermavo il sabato e tornavo a Trieste la sera di domenica, e così per vent’anni. Da Marička mi consideravano uno della famiglia, lì ho riscoperto le mie radici carsiche e lì sono nati molti dei mie romanzi. Lì è praticamente nata anche la rivista triestina Zaliv (Il Golfo)».
Andare alla scoperta del Carso significa imbattersi in tante storie come questa, che si intrecciano con la Storia, tra decine di itinerari in Italia – dai teatri della guerra alle grotte dell’altipiano, dai castelli ai musei – per poi “sconfinare” alla scoperta dei luoghi oltreconfine, in Slovenia – dai colli Brkini alla Val Rosandra.
«C’è vita nel cuore della Terra – scrive il direttore delle “Guide” Giuseppe Cerasa nell’introduzione al volume –. La vita può avere il colore rosso fuoco della lava che l’Etna periodicamente erutta, offrendo emozioni infinite, spettacoli mozzafiato e pensieri che trascendono la quotidiana occupazione del vivere. La vita nel cuore della Terra a migliaia di chilometri di distanza dalla Sicilia può avere il colore grigio delle rocce, si può nascondere a centinaia di metri negli abissi del Carso, nelle duemila grotte spesso invisibili, tra gli infiniti eserciti di stalattiti, stalagmiti e colonne che costellano il sottosuolo di questo paradiso della natura che da sempre ha sognato di cancellare le separazioni geografiche con una irripetibile ragnatela di bellezze sotterranee, in un emozionante viaggio che parte dalle radici di Trieste, ci gira intorno e si allunga fino a Postumia».
Accanto alle parole di Boris Pahor, in guida tanti altri personaggi illustri raccontano il loro Carso del cuore, condividendo l’amore per il territorio e svelandone gli angoli più autentici.
Un vero e proprio viaggio tra i piaceri e i sapori locali che si completa con le sezioni dedicate ai produttori di vino e di prodotti tipici, con le passeggiate in bicicletta e le vacanze attive (tra trekking e golf, speleologia e adventure parke) e con centinaia di consigli sui migliori luoghi dove mangiare, comprare e dormire, per una vacanza indimenticabile in un territorio ricco di fascino, storia e autentiche tradizioni
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