Storica svolta al polo liceale Fasiolo lascia la presidenza

«Ma per la voglia che ho di fare non mi sento affatto in quiescenza». Al suo posto l’ex dirigente dello Stellini di Udine. Nuovo vertice anche al Cossar-Da Vinci
Bumbaca Gorizia Prodotti africani Istituto d'Arte © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Prodotti africani Istituto d'Arte © Foto di Pierluigi Bumbaca

Dopo cinque anni cambia titolare la poltrona di dirigente del polo liceale goriziano. A salutare è la professoressa Laura Fasiolo, storica preside goriziana, mentre al suo posto dal primo settembre entrerà in servizio a Gorizia Giovanna Marsoni, già direttrice del liceo classico Stellini di Udine. La notizia, che era nell'aria ma che non lascia comunque indifferente il mondo della scuola isontina, è arrivata ieri con la comunicazione dei nuovi incarichi per i dirigenti scolastici per l'anno scolastico 2012/2013. La novità più significativa riguarda appunto l'avvicendamento al vertice del polo liceale formato dal classico Dante Alighieri, dallo scientifico Duca degli Abruzzi e dal magistrale Scipio Slataper. Marsoni, già preside dello Stellini, sostituirà Laura Fasiolo, arrivata alla pensione. L'ormai ex preside del polo liceale, in realtà, aveva fatto domanda di proroga del suo incarico al dirigente scolastico regionale, al fine di portare a compimento una serie di progetti da lei avviati. Tra questi, i rapporti con Cina, Australia e Slovenia per l'insegnamento delle lingue. Iniziative alle quali Fasiolo tiene molto, e che rappresentano un fiore all'occhiello dell'attività dei licei goriziani. «Avevo fatto domanda di proroga appositamente per ultimare il percorso che avevo avviato – dice Laura Fasiolo -, ma resto comunque a disposizione per seguire, anche da esterna, i diversi progetti, anche se questo dovrà essere valutato ovviamente assieme a chi mi succederà: per lo spirito e le idee che porto ancora in corpo, mi sento tutt'altro che in quiescenza». Vincitrice del concorso nazionale per la dirigenza scolastica nel 1986, Laura Fasiolo ha iniziato la sua esperienza alla scuola Giacich di Monfalcone, per poi tornare a Gorizia, la sua città, alla scuola media Virgilio poi confluita nella Locchi. Qui ha trascorso ben 18 anni, gran parte della sua carriera, introducendo soprattutto la seconda lingua straniera, per valorizzare il tedesco. E proprio l'internazionalità della scuola rappresenta il tratto distintivo del suo lavoro anche al liceo scientifico di Monfalcone (dal 2003 al 2006), all'Itas D'Annunzio di Gorizia (nel 2006/2007) e, infine, al polo liceale. «È stata un'esperienza positiva, complessa ma a tratti entusiasmante – dice Laura Fasiolo -. Ho trovato ragazzi sensibili e disponibili, docenti preparati e istituzioni e forze dell'ordine sempre pronte ad appoggiare la scuola». Tornando agli incarichi per il nuovo anno scolastico, Elisabetta Kovic è stata confermata alla direzione delle scuole slovene, mentre Maurizia Marini resta a Lucinico per dirigere il nuovo Istituto comprensivo nato dalla riorganizzazione delle scuole goriziane. Così a Silvia Steppi va l'Istituto comprensivo Gorizia 1 (Ascoli e scuole della ex direzione di via Codelli) ed a Flavio Petroni l'Istituto comprensivo Gorizia 2 (Locchi e parte delle scuole dell'ex direzione di via Zara). A Fogliano Redipuglia, all'istituto Verni, arriva Eleonora Carletti, ed Alessandra Conte dirigerà la Randaccio. Infine a Gorizia Nino Ciccone, ex preside dell'Ipsia Mattioni di Cividale, guiderà gli istituti professionali Cossar-Da Vinci. Istituti gestiti lo scorso anno, in reggenza dalla preside dell'Itas d'Annunzio Anna Condolf. «Si tratta di un cambiamento importante – dice Ugo Previti della Uil Scuola -, anche perchè riusciamo ad eliminare una reggenza che è stata motivo di grande sacrificio per una dirigente alla quale vanno fatti i complimenti per il lavoro svolto. Per quanto riguarda poi il polo liceale, la speranza è che chi arriva possa dare continuità ai risultati d'eccellenza ottenuti da chi lascia. Ma visto che è la struttura nel suo insieme a funzionare bene, io mi posso dire fiducioso in questo senso».

Marco Bisiach

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