Strassoldo, Casa per ferie ferma

CERVIGNANO
Manca meno di un mese per vedere, il 31 marzo, aperti al pubblico i Castelli di Strassoldo, ma la Casa per ferie resta ancora chiusa. Eppure sono passati due anni, da quando, nel marzo 2009, fu trasformata in albergo comunale da 12 camere. In queste condizioni, pare che la Casa ci resterà per un bel po'. A meno che la futura amministrazione di Cervignano non voglia cambiare qualcosa, subito dopo le elezioni. Per come stanno le cose ora, infatti, non si vede l'ombra di rilancio per la struttura, situata dietro la chiesa, nel bel mezzo del borgo medievale. Nel frattempo Strassoldo ha visto crescere occasioni di turismo, che, a differenza della ex Casa per ferie, sono tutte private. «Negli ultimi due anni sono spuntati quattro bed&breakfast diversi - afferma il consigliere di maggioranza Loris Petenel -. A furia di rimanere chiusa, nel frattempo, la Casa per ferie è invece uscita dal circuito turistico potenziale». D'altronde Petenel si toglie i sassolini nella scarpa ora che candidandosi a sindaco ha spaccato la maggioranza. Elezioni a parte, la Casa per ferie resta inutilizzata pur avendo un gestore: la cooperativa “Art.co” di San Giorgio che qualche tempo fa ha inglobato la “E’ Rialta”. Nonostante questo passaggio nulla è cambiato. Mezzo anno fa il consigliere di minoranza Giovanni D'Alì aveva chiesto per quale motivo il Comune non incassasse l'affitto, di 153 mila euro in totale, di 9 anni diviso in annualità crescenti, dal 2009 in poi. «La Art.co – riprende Petenel - si occupa di pulizie e con quella Casa si è trovata di colpo a pagare un affitto altissimo: alla fine era più conveniente tenerla chiusa pagando il canone che aprirla. Ma rimanendo chiusa i deteriora. In tutto questo periodo – riprende ho suggerito varie proposte alternative all'amministrazione, che non ha mai ammesso di aver sbagliato». La Casa nasce a fine anni 90 con fondi del Giubileo: l'allora sindaco Mauro Travanut decide di investirli per recuperare lo stabile e realizzare un Ostello sociale. Inaugurato prima del 2000, viene affidato a una cooperativa sociale che, spiega Petenel, rimane in piedi solo grazie agli sgravi. Intorno al 2007 la cooperativa molla e la casa viene trasformata in albergo a una stella: la prima gara va deserta. La seconda viene vinta da una cooperativa dell'Alto Friuli che però «non riesce ad aprire - chiosa Petenel - perché si trova con contratto di 10 anni e un affitto crescente che al decimo anno costerà 1800 euro al mese».
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