Studenti campioni di automazione

STARANZANO. Primi in Italia alle “Olimpiadi dell’Automazione”: il traguardo è stato appannaggio dell’Isis “Brignoli-Einaudi-Marconi” di Staranzano e dell’Isis “Galileo Galilei” di Gorizia, che hanno realizzato un progetto comune, mettendo assieme lo studio, meccanica ed elettrotecnica, le risorse e la professionalità. Il concorso al quale hanno partecipato 58 istituti (le domande erano oltre 70), riservato a docenti e studenti degli istituti tecnici e professionali, è stato organizzato da Siemens Italia, in collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che hanno messo a disposizione una giuria altamente qualificata per valutare i lavori. Il progetto vincente è una macchina imbottigliatrice con l’utilizzo dell’uso del Plc (Programmable logic controller), presentata con il titolo “Sistema automatico per il riempimento, lo smistamento, la tappatura e l’inscatolamento di bottiglie”. Per il Galilei hanno partecipato gli studenti Mattia Tomasinsig, Alessio Grillo, Mattia Caudek e Sebastiano Longo. Per l’Isis “Marconi” Simone della Pietra e Tomas Beraldo. Poi i docenti Leonardo Zanin e Marco Zollia. Assistente tecnico Ivano Spessot. È seguita anche una dimostrazione pratica del funzionamento della macchina, dotata di tre robot, nastri trasportatori, oltre al software interamente progettato dai ragazzi. Ai primi 10 classificati è andato un riconoscimento tecnologico ed economico, per un valore compreso tra 10mila e mille euro. La cerimonia s’è tenuta qualche giorno fa a Milano, nella sede della Siemens, ed è stata replicata ieri nell’auditorium dell’istituto staranzanese, presenti gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici Marco Fragiacomo e Guido De Fornasari. «È una soddisfazione immensa – ha affermato Marco Fragiacomo –. Credo che questo risultato sia molto importante non solo per le due scuole della provincia di Gorizia, ma anche per l’intero territorio regionale».
«Arrivare primi in questo campo a livello nazionale – ha osservato Guido De Fornasari – rappresenta un traguardo unico, perché mette in evidenza la condivisione di un grande lavoro tra i due istituti, che hanno unito le proprie potenzialità costruendo un’apparecchiatura sofisticata e dimostrando tanta capacità e qualità».
Ciro Vitiello
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