Studi umanistici, così si cambia in tre mosse

Parla Marina Sbisà, direttrice del dipartimento: "Sarà sempre più importante la nostra collaborazione con Udine"
Marina Sbisà, direttrice del dipartimento di studi umanistici (Lasorte)
Marina Sbisà, direttrice del dipartimento di studi umanistici (Lasorte)

È un momento complicato per gli umanisti. La riforma dell'università, la scarsità di fondi e assunzioni hanno messo a dura prova il mondo confluito nel dipartimento di Studi umanistici. Marina Sbisà, direttrice del dipartimento, illustra il cambiamento in corso e l'attuale offerta formativa.

Professoressa, come nasce il dipartimento?

Studi umanistici è il risultato della fusione di tre dipartimenti, che prima della riforma si occupavano di ricerca, e due facoltà (Lettere e Scienze della formazione), che si occupavano di didattica. L'odierno dipartimento è incaricato di entrambe.

Avete dovuto ridurre l'offerta formativa?

Per anni l'università non ha quasi potuto fare assunzioni e anche oggi le può fare con il contagocce. I requisiti minimi per tenere attivo un corso già in passato hanno portato a operare delle chiusure. C'è stato scontento da parte degli studenti, è un'operazione che cerchiamo di evitare quando possibile. Quando non si può bisogna ricorrere agli strumenti di razionalizzazione.

Quali sono?

Sono tre. Il primo: i corsi di laurea interclasse. Lo è ad esempio la laurea triennale in Discipline storiche e filosofiche: gli iscritti hanno accesso agli stessi esami nei primi due anni (con diverse opzioni) e al terzo anno si laureano in storia oppure in filosofia. Questa opzione risponde all'esigenza di offrire il massimo con il minimo dei mezzi.

Il secondo modo?

L'articolazione in curricula. È il caso della triennale in Studi umanistici, attiva dal prossimo anno. Il titolo di laurea sarà sempre lo stesso (classe di Lettere), ma ci saranno tre percorsi: Letteratura, storia e archeologia del mondo antico; Studi letterari e storico-artistici; Letteratura, comunicazione e spettacolo. Il primo corrisponde alle vecchie Lettere classiche, con particolare attenzione all'archeologia e alla storia, il secondo a Lettere moderne, il terzo invece alle vecchie Scienze della comunicazione, che per mancanza di risorse umane dall'anno prossimo diventano ad esaurimento.

Ci sono altre lauree triennali nel dipartimento?

Abbiamo il corso di Lingue e letterature straniere, in cui si insegnano inglese, francese, tedesco, spagnolo e sloveno. C'è poi Servizio sociale, una triennale a numero chiuso, l'unica in regione che dia la possibilità di accedere all'ordine degli assistenti sociali. Infine c'è la laurea in Scienze dell'educazione nella sede staccata di Portogruaro.

Il terzo strumento?

La condivisione fra più atenei. Al momento non prevediamo di usarla nelle lauree triennali, ma ci sono quattro lauree magistrali (il biennio) condivise fra Udine e Trieste: Storia, Filosofia, Italianistica e Scienze dell'Antichità. A queste si sommano tre magistrali soltanto triestine: Lingue, Servizi sociali e Scienze della comunicazione. Quest'ultima il prossimo anno potrà ancora dare uno sbocco agli studenti ora al terzo anno del corso chiuso.

Ce la fate a mettere d'accordo due diversi atenei?

È complesso. Bisogna rispettare da un lato i requisiti burocratici e dall'altro le norme del buon senso e le necessità degli studenti. Ci adoperiamo perché le nostre lauree interateneo riescano a rispondere più alle seconde che ai primi.

Quali sono le difficoltà?

Dobbiamo assicurare a tutti l'accesso ai servizi di entrambi gli atenei: biblioteche, servizi informatici, accessibilità di esami a scelta, accordi Erasmus... Le strutture centrali devono fare la loro parte: all'inizio il problema è stato un po' sottovalutato.

Come si organizza un corso su due sedi?

Ad esempio prevedendo semestri alternati a Udine e Trieste e accesso facilitato alle case dello studente per gli iscritti.

C'è stato un calo di iscritti?

Le immatricolazioni alle triennali appaiono stabili ma registriamo un calo significativo fra triennale e magistrale.

I dottorati?

Collaboriamo a tre dottorati di ricerca interateneo con Udine. Storia delle società, delle istitutzioni e del pensiero dal medioevo all'età contemporanea; Studi linguistici e letterari; Scienze dell'antichità, cui partecipa anche Venezia.

(2 - Segue. La prima puntata è stata pubblicata il 21 maggio)

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