Studio e lavoro nell’Ue: istruzioni per l’uso

Dal volontariato alle reti tra Paesi a sostegno di chi parte: tutte le occasioni svelate da una conferenza
Lasorte Trieste 05/06/13 - Via della Prucureria, Incontro Mobilità in Europa
Lasorte Trieste 05/06/13 - Via della Prucureria, Incontro Mobilità in Europa

Il tema di “Mobilità in Europa: dove trovare le informazioni”, la conferenza che si è tenuta ieri al punto Eurodesk del Comune, verteva sulle opportunità che l’Ue offre ai cittadini dei paesi membri e non di viaggiare per studiare, lavorare o prestare volontariato. Con un occhio di riguardo verso i giovani. Non passa un solo giorno in cui non sentiamo parlare della crisi che sta piegando l’economia. Anche a causa di essa, è aumentato il numero degli italiani che desiderano cercare fortuna in altre nazioni. È a loro che si rivolge una serie di programmi promossi e finanziati appunto dall’Ue. L’incontro, mediato dalla referente Eurodesk Serena Favret, ha distinto tre motivi che possono spingere i triestini a salpare dalla propria città. Le opportunità includono offerte formative, di tirocini e stage e, infine, lavorative. La Favret ha cominciato distinguendo la preparazione formale da quella non formale.

«Della prima - ha spiegato - fa parte il programma di “apprendimento permanente” che è aperto non solo ai giovani, ma anche agli over 40 e 50 e si compone di quattro sottoprogetti: il Comenius, il famosissimo Erasmus, il Leonardo da Vinci e il Grundtvig. Il programma “gioventù in azione” si pone, invece, l’obiettivo di infondere nei ragazzi un senso di solidarietà e tolleranza, mobilitandosi anche oltre i confini dell’Unione».

Quattro giovani volontari stranieri hanno presentato uno dei punti del “gioventù in azione”, ovvero lo Sve (Servizio volontario europeo), aperto a una fascia d’età compresa fra i 18 ai 30 anni. Il portoghese Pedro ha voluto sottolineare che «pare sia scontato ripeterlo, ma chi deciderà di dedicarsi al volontariato, dovrà essere cosciente che, con il finanziamento ricevuto, non potrà fare la “dolce vita”, ma non morirà nemmeno di fame». È bene quindi avere qualche risparmio da parte prima di mettere il fagotto in spalla. Si è scivolati poi su “Erasmus per tutti”, un’iniziativa che vuole superare la frammentazione odierna unificando Comenius, Erasmus, Leonardo, Grundtvig, “gioventù in azione” e altri cinque programmi di cooperazione internazionale. La proposta è accessibile a tutti i livelli di formazione.

Il secondo punto dell’evento è stato incentrato su tirocini e stage da svolgere in scuole italiane all’estero, istituzioni europee e in varie associazioni internazionali. «Informazioni dettagliate a riguardo - ha così la Favret - si possono trovare su www.esteri.it e www.serviziocivile.gov.it». Per quanto riguarda il lavoro, la referente ha dato innanzitutto spazio alla rete Eures. Questa ha lo scopo di informare i cittadini sulle possiblità d’impiego nei Paesi dell’Ue.

Altre opportunità lavorative d’oltrefrontiera si indirizzano verso la tutela dell’ambiente e l’educazione alla pace. In particolare, “work & travellers” permette di viaggiare lavorando in Paesi quali l’Australia, la Nuova Zelanda e il Canada. Per chiarimenti di ogni genere, Eurodesk consiglia di visitare i siti www.gioventu.org e http://europa.eu/youth.

Igor Buric

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