Sub e georadar in azione alle foci del Timavo

DUINO AURISINA. Parte l’iter per la sistemazione degli argini delle foci del Timavo. Sarà un percorso difficile e irto di ostacoli, «perché siamo sempre all’interno della gabbia rappresentata dal Patto di stabilità – spiega l’assessore comunale di Duino Aurisina Andrej Cunja – ma un primo passo l’abbiamo fatto».
L’amministrazione è riuscita a enucleare dal Bilancio una cifra vicina ai 15mila euro, utilizzati per effettuare indagini nella zona con il georadar, metodologia non invasiva, frequente in geofisica, che consiste nello studio del primo sottosuolo e che si basa sull'analisi delle riflessioni di onde elettromagnetiche trasmesse nel terreno, con l’impiego di sub specializzati e a completare rilievi in profondità. «In quell’area – ricorda Cunja – al termine della Seconda guerra mondiale furono abbandonate molte bombe, successivamente recuperate e fatte brillare, perciò i controlli devono essere precisi e dettagliati». Il Comune ha poi proceduto a delineare il progetto esecutivo, elemento necessario per potere arrivare alla definizione del bando di gara per la realizzazione dei nuovi argini e per la sistemazione dell’intera area. Per raggiungere questo traguardo però ci vorrà tempo. «Non siamo in questo momento nella condizione di poter stabilire un cronoprogramma – riprende l’assessore della giunta Kukanja – anche perché la cifra da spendere per arrivare a un risultato concreto si aggira sui 150mila euro e trovare i relativi spazi finanziari per un importo così consistente, nelle pieghe del Patto di stabilità, è molto più complicato». «Di certo – aggiunge – siamo consapevoli dell’importanza dell’opera». Cunja coglie l’occasione per lanciare uno strale all’indirizzo della precedente amministrazione, quella di centrodestra guidata dall’allora sindaco, Giorgio Ret.
«Avessero classificato l’opera come intervento di ‘somma urgenza’ – rileva Cunja - forse oggi non saremmo in questa situazione di blocco». Rivendicazioni politiche a parte, è d’interesse dell’intera collettività di Duino Aurisina e, in particolare, dei residenti del Villaggio del Pescatore, rimettere a posto quell’area, all’interno della quale si trova una delle due strade di collegamento fra il Villaggio e la provinciale. Proprio per questo motivo si è più volte alzata, negli ultimi mesi, la protesta dei residenti del Villaggio. In caso di alta marea, possibile soprattutto nella stagione che si va ad affrontare, la strada che dal Villaggio porta alle foci del Timavo, nei pressi di San Giovanni di Duino, potrebbe essere impraticabile e, a quel punto, l’unico transito possibile sarebbe la salita che porta direttamente alla provinciale.
«Non vorremmo trovarci isolati» hanno detto più volte i residenti ipotizzando un impedimento su ciascuna delle due strade. Tutto questo senza dimenticare che nei pressi delle foci ci sono vitigni, a rischio inondazione in caso di forte pioggia.
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