«Subito un piano anti-allagamenti»

RUDA. La Bassa è tornata nella normalità dopo l’ondata di maltempo. Nonostante la pioggia, il sistema di scolo ha retto. Ieri sera si è svolto, in una sala consigliare gremita di amministratori, tecnici e capisquadra dei Protezione civile, un incontro tra i sindaci dei quattro comuni maggiormente coinvolti nella giornata di mercoledì, Ruda, in primis, oltre a Campolongo Tapogliano, Aiello e San Vito al Torre. Al fianco del sindaco Palmina Mian, l’assessore regionale Paolo Panontin. I sindaci hanno illustrato la situazione dei propri comuni. «È stata un’esperienza straordinaria – ha esordito Mian – con una quantità d’acqua indescrivibile associata a falde acquifere superficiali a fronte di canali, fossati e condotte assolutamente insufficienti. Si sono verificati gravi danni a colture e a abitazioni, l’acqua ha trascinato con sè quello che ha trovato, auto comprese. Un fiume d’acqua proveniente da Campolongo ha allagato Perteole, un altro la località Alture».
«Il problema sussiste da tempo – ha proseguito il collega Giovanni Cumin di Campolongo Tapogliano –. È urgente un piano complessivo, mancano fossati e sbarramenti e i terreni agricoli sono più elevati del piano stradale». «Una buona parte dell’abitato verso Campolongo e Ruda non è servita da sistema fognario - ha spiegato Roberto Festa di Aiello – ed è necessario intervenire per non trovarci tra un mese nella stessa situazione». «Questo problema non nasce oggi – ha aggiunto Fabrizio De Marco di San Vito –. A Nord della statale i nostri problemi sono stati risolti dal canale scolmatore, a Sud ci siamo trovati con un “fiume” che da Tapogliano ha invaso Crauglio e con un lago a ridosso dell’A4». L’assessore Panontin ha ringraziato le squadre di Protezione civile. Ma si è anche espresso nei confronti della politica europea del blocco degli investimenti per le amministrazioni pubbliche definendola «folle» in quanto non consente interventi necessari. L’assessore si è detto comunque d’accordo con gli amministratori nel definire il problema sovraccomunale e sul fatto che la Regione abbia peccato con una politica di pianificazione del territorio sbagliata non dando speranza agli amministratori nella realizzazione a breve di un progetto di ampio respiro che consenta di mettere in sicurezza il territorio.
Gessica Mattalone
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