Sull'autostrada A4 i tutor anti-velocitàPer chi corre multe senza scampo

Il sistema di telecamere entrerà in funzione entro l’anno.  Le postazioni sono 20 e presidiano l’A4 Trieste-Venezia, l’A28 e l’A23. Costate 1,8 milioni, sono posizionate sui portali e su tralicci appositi
TRIESTE È il ”regalo” di Natale agli automobilisti del Friuli Venezia Giulia: i tutor - i ”poliziotti virtuali” che calcolano in tempo reale la velocità istantanea o media di un’auto o di un Tir e puniscono a suon di multe chi corre troppo - scaldano ormai i muscoli. E si preparano a entrare in servizio «entro l’anno» sull’intera rete di Autovie venete.


I TUTOR
A confermarlo, a margine del consiglio d’amministrazione di ieri mattina che ”brinda” al 3,4% di utili in più, sono i vertici della spa autostradale: «Siamo pronti. Dobbiamo solo perfezionare gli accordi con la polizia stradale» spiega l’ad Dario Melò. Le postazioni ”Safety tutor” destinate a presidiare l’A4 Trieste-Venezia, l’A28 e l’A23 - venti in tutto - sono infatti già installate e attualmente in fase di rodaggio. Costate 1,8 milioni di euro, come da contratto con ”Autostrade Tech”, grazie al sistema di sensori e telecamere (posizionate sui portali dei pannelli con i messaggi o su tralicci appositi), quelle postazioni sono in grado di rilevare l’ora di transito, la targa e il tipo di veicolo, nonché la sua velocità. Non c’è pioggia o maltempo che tenga: chi non rispetta il limite dei 130 chilometri orari, viene beccato. E la sanzione, a domicilio, è inevitabile.


L’OBIETTIVO
I tutor, d’altronde, nonostante le polemiche, sono un ”toccasana” nel campo della sicurezza: gli oltre 2mila chilometri di rete autostradale italiana che già li ospitano, come ripete da tempo l’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi, registrano un calo del tasso di mortalità di oltre il 50%. Autovie venete, mentre definisce gli ultimi dettagli di concerto con la polizia stradale, rassicura comunque gli automobilisti: l’obiettivo non è punirli bensì ”costringerli”, a fin di bene, a rispettare i limiti.


I DEPLIANT
E quindi, non appena il ”d-day” sarà ufficialmente fissato, la società avvertirà gli utenti. Non solo: fornirà un puntuale depliant informativo ai caselli e valuterà la possibilità di pubblicare on line la ”mappa” delle venti postazioni. Sulla rete autostradale, d’altronde, sono già posizionati i cartelli che segnalano la presenza dei tutor. E, infatti, più di qualche utente sorpreso con il pedale sull’acceleratore ha telefonato anticipatamente alla sala operativa della società, chiedendo lumi sulla temuta multa in arrivo.


LA TERZA CORSIA
In cda, sotto la guida del presidente Emilio Terpin, tiene intanto banco l’iter dell’atto aggiuntivo alla convenzione con l’Anas, ovvero del ”nuovo” piano finanziario da 2,3 miliardi di euro che vale la costruzione della terza corsia dell’A4. Adesso, dopo la registrazione alla Corte dei conti e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della delibera del Cipe, servono gli ultimi passaggi: Autovie venete e Anas devono sottoscrivere un atto di recepimento delle prescrizioni del Cipe mentre l’assemblea della spa, come prevede lo statuto, deve approvare l’atto aggiuntivo stesso.


GLI AUMENTI
E così, a fronte dei tempi tecnici che la convocazion dell’assemblea comporta, c’è chi paventa un effetto collaterale: lo slittamento del maxi-aumento dei pedaggi pari all’11,5% e indispensabile a pagare la terza corsia. «Riusciremo a farcela per il 1° gennaio?». Ma Melò rassicura: «Ce la faremo».


IL BUDGET
L’ad di Autovie illustra, subito dopo, lo stato di avanzamento del budget al 30 settembre: «A fronte di ricavi propri che superano i 40 milioni di euro, in crescita dell’1,3%, abbiamo un utile ante-imposte di 9,6 milioni di euro, con un incremento del 3,4% già nel primo trimestre del consuntivo». I motivi della performance positiva? «Innanzitutto il contenimento dei costi» risponde Melò. Aggiungendo che l’indice del margine operativo lordo è in crescita dell’8,3% mentre le risorse proprie ammontano a 230 milioni. Infine, all’ordine del giorno, c’è la partecipazione o meno di Autovie al bando di gara della Cimpello-Sequals-Gemona. Ma il cda, a fronte di «approfondimenti in corso», rinvia la decisione.


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