Sulle spiagge di Muggia il Comune schiera i nuovi bagni chimici

Foto BRUNI TRieste 23.09.2011 Giardino Pubblico:bagni chiusi e bagno chimico esterno
Foto BRUNI TRieste 23.09.2011 Giardino Pubblico:bagni chiusi e bagno chimico esterno

MUGGIA

Un’estate, quella muggesana, che, tra le altre cose, sarà ricordata come quella delle strisce azzurre per il distanziamento segnate sulla pavimentazione. Accorgimenti, quelli relativi al distanziamento, che fanno il paio con quelli igienico-sanitari dovuti ai più comuni bisogni fisiologici dell’utenza balneare. A garanzia di quest’ultimo aspetto, nel periodo estivo lungo la fascia costiera muggesana, arrivano i bagni chimici mobili.

Quest’anno la loro installazione lungo il litorale appare quanto mai opportuna, tenuto conto delle stringenti disposizioni relative all’emergenza sanitaria.

I bagni chimici sono stati noleggiati unitamente al servizio di svuotamento, pulizia e sanificazione degli stessi. E che grazie a una maggiore attenzione per questi accorgimenti, quest’anno anno, si spera, non saranno causa di olezzi spesso esasperanti per chi giocoforza è costretto a sostare nei pressi.

Per scegliere la ditta il Comune rivierasco ha effettuato un’analisi preliminare di mercato attraverso una verifica incrociata delle imprese operanti in ambito provinciale. Motivo, questo, che sta proprio nella possibilità di garantire, nell’immediato, la sanificazione giornaliera delle strutture mobili.

Data la presenza di un unico operatore economico in provincia con le caratteristiche sopra riportate, la Italspurghi Ecologia di San Dorligo, il Comune ha deciso di affidare direttamente il servizio alla ditta dorligese per una spesa di 8 mila 833 euro, tutto incluso.

I bagni chimici, cinque in tutto, dovrebbero trovare posto in tutte le aree balneabili libere previste dall’ultima ordinanza sindacale che sono sprovviste di bagni pubblici fissi, ovvero uno nell’area del molo Balota, e quattro dopo porto San Rocco e fino a Lazzaretto.

In questo modo il Comune rivierasco conta di attrezzare i suoi spazi balneari in modo da consentire una fruizione igienica e al contempo sicura, sotto l’aspetto sanitario, a tutti i bagnanti. Una necessità quanto mai impellente in tempi di pandemia e distanziamento. —



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