Sull’isola Lunga scoperti i resti degli antichi dalmati

ZARA Ha 11 mila anni ed è il più vecchio abitante della Dalmazia, regione povera di Matusalemme di simile età. Nell’ambito di scavi che hanno riguardato la grotta Vlakno, situata in località Savar...

ZARA

Ha 11 mila anni ed è il più vecchio abitante della Dalmazia, regione povera di Matusalemme di simile età. Nell’ambito di scavi che hanno riguardato la grotta Vlakno, situata in località Savar sull’isola Lunga (Dugi otok), un gruppo di archeologi zaratini ha rinvenuto uno scheletro umano ottimamente conservato e posizionato in uno strato di terra che, trattato con il metodo di datazione C-14, ha rivelato risalire a 11 mila anni fa. Per essere completamente sicuri dell’età, questi resti saranno sottoposti ad analisi antropologica e a una radiodatazione aggiuntiva con C-14. Visto che la Dalmazia non abbonda di resti umani dell’alto Paleolitico e del Mesolitico, quello scoperto sull’isola Lunga, nell’arcipelago di Zara, può essere considerato il più antico dalmata mai rinvenuto finora. Ci sono stati rinvenimenti interessanti anche a Kopacina, sull’isola di Brazza e nella grotta Vela Spila (isola di Curzola), ma le analisi hanno rivelato che si trattava di umani vissuti almeno 2 o 3 mila anni dopo il conterraneo di Savar.

«Saranno le analisi a darci precise risposte su età, sesso ed epoca in cui visse il nostro uomo sull’ Isola lunga – così il responsabile delle ricerche archeologiche, Mate Parica, del Dipartimento di archeologia dell’ Ateneo zaratino – nella cavità non abbiamo trovato soltanto ossa umane ma anche altre testimonianze della vita dell’epoca». In realtà, ha precisato Parica, a Vlakno sono stati scoperti i resti di un defunto, sepolto con un po’ di terra e sassi, proprio per evitare che venisse divorato dagli animali selvatici. «Nella caverna – ha fatto presente il ricercatore – abbiamo trovato anche un alto numero di armi di pietra e resti di animali, prove del vivere in collettività». (a.m.)

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