“Supermarket” dello spaccio in via Udine Vendevano eroina ai minorenni: arrestati

Retata della Squadra mobile dopo settimane di appostamenti e registrazioni video. In cella sette richiedenti asilo



Le dosi di eroina e hashish nascoste tra le siepi, pronte a essere vendute a qualsiasi ora e a chiunque, anche a ragazze minorenni che si prostituivano per comprarle. Era un vero e proprio mercato dello spaccio quello scoperto dalla Squadra mobile di Trieste in via Udine e dintorni.

Gli agenti hanno arrestato sette persone, tutti stranieri, mettendo così la parola fine a una situazione ormai fuori controllo che si trascinava da mesi.

L’inchiesta è il risultato di una tranche di indagine diretta dal sostituto procuratore Federico Frezza, condotta dai poliziotti della sezione “contrasto al crimine diffuso” della Mobile.

Le manette sono scattate ai polsi di sei pakistani e un afghano, richiedenti asilo titolari di permesso di soggiorno; ad eccezione di uno, su cui pende un provvedimento di espulsione. Alcuni hanno già alle spalle precedenti.

Via Udine, dunque. Gli stranieri vendevano le sostanze stupefacenti nel cortile aperto del caseggiato che si trova tra le vie Pauliana e Sant’Anastasio. Proprio sotto le abitazioni. Un curioso via vai che, peraltro, non era passato inosservato ai residenti. Le segnalazioni su cosa accadeva da quelle parti, soprattutto di sera, non sono mancate ultimamente. Ma per inchiodare tutti i malviventi la polizia ha agito con precisione, mettendo in campo uomini e telecamere. Dalle immagini e dagli appostamenti è emerso che quell’area si era trasformata in una sorta di market all’aperto. L’acquisto di eroina e hashish, come accertato dagli investigatori, era alla portata di tutti: soprattutto giovanissimi in età scolare. C’erano ragazzine che vendevano il proprio corpo per acquistare la dose. Anche questo è venuto a galla.

«Una zona ormai nota come il “Bronx” - osserva la Questura in un comunicato - dove il pericolo per l’iniziazione alla droga di ragazzini è diventato concreto, in ragione delle cessioni di stupefacente accertate. Una “scena aperta” deputata ad offrire a quanti in transito uno spaccato di degrado caratterizzato da una serie di reiterati episodi di cessione di narcotici».

L’attenzione degli inquirenti si è focalizzata su via Udine grazie al monitoraggio della vicina piazza Libertà, dove negli ultimi mesi le forze dell’ordine hanno arrestato spacciatori e sequestrato diverse quantità di sostanze stupefacenti.

Controllando la zona e chi la frequentava, la Polizia si è accorta che parte del giro era concentrato a poche decine di metri di distanza, proprio nel cortile tra via Pauliana e Sant’Anastasio. Un passaggio che, come documentato in passato dal Piccolo, era già conosciuto per gli incontri notturni delle prostitute e dei transessuali. Lo spaccio è cominciato negli ultimi mesi, quando alcuni indagati - dunque facce note alla polizia - si sono spostati da piazza Libertà verso altre zone meno attenzionate dalle forze dell’ordine. In quel cortiletto, così isolato e nascosto, era evidentemente più facile trafficare droga. Chi cercava qualcosa per sballarsi sapeva da chi andare e come rifornirsi: gli acquirenti, certi di trovare i pusher a disposizione, si recavano in via Udine e recuperavano le dosi, occultate nelle aiuole, per poi allontanarsi.

La Squadra mobile ha documentato l’intero traffico. Le riprese delle telecamere in effetti sono inequivocabili: si vedono i giovani che arrivano e si scambiano soldi e stupefacenti con i pusher stranieri. Alcuni ragazzi pedinati dagli agenti sono stati trovati con l’eroina e addosso.

I sette arrestati sono già in cella al Coroneo a disposizione della Procura della Repubblica che coordina le indagini. Ma l’attività investigativa non si ferma. La polizia sta monitorando anche altre vie e piazze della città, tanto in centro quanto in periferia, per spazzare via analoghi market della droga. —



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