Supermercati aperti a Pasqua Sindacati e Chiesa polemici

Zazzeron: «Ne guadagnano i clienti e si salvaguardano i posti di lavoro» Don Malnati: «No, un autentico attentato all’istituzione della famiglia»
Di Silvio Maranzana
sterle trieste 12 12 08 SUPERMERCATO ZAZZARON PREGO SALVARE QUESTA FOTO ALLA C A DOTT F BALDASSI GRAZIE
sterle trieste 12 12 08 SUPERMERCATO ZAZZARON PREGO SALVARE QUESTA FOTO ALLA C A DOTT F BALDASSI GRAZIE

Non soltanto i servizi di emergenza e pronto intervento, ma oggi, giorno di Pasqua, rimangono comunque aperti alcuni supermercati e domani, Pasquetta, anche molti negozi. I dipendenti teoricamente aderiscono su base volontaria, ma secondo i sindacati e la Chiesa non è esattamente così, e come già da qualche anno a questa parte, riesplode la polemica. Almeno cento persone saranno al lavoro oggi nei supermercati Zazzeron aperti per l’intera giornata: in via Forlanini dalle 7 alle 22, in via Donadoni, dell’Acqua e Concordia dalle 8 alle 21. «Noi siamo al servizio dei nostri clienti ogni giorno - commenta Maurizio Zazzeron - ed è una scelta che ci sta premiando. Qualche piccolo mugugno di qualche dipendente è logico, ma in realtà tutti comprendono oggi come sia più importante salvaguardare e tenersi ben stretto il proprio posto di lavoro». Secondo i rappresentanti sindacali però non è così. «Nel settore alimentare cittadino oggi le situazioni più difficili le stanno vivendo Bosco e Masè che pure tengono aperto la domenica - contrattacca Antonella Bressi della Filcams-Cgil - quindi l’apertura festiva non salva i bilanci. Quanto ai dipendenti si pone tra l’altro il problema della mancanza dei servizi. In molti casi sia il marito che la moglie sono impiegati nel commercio, ma asili e scuole sono chiusi per cui non hanno dove lasciare i figli. Gli autobus sono rari o addirittura assenti ed è quindi è più difficile raggiungere il posto di lavoro». «Ritengo già sbagliato il lavoro domenicale, ma su quello pasquale provo un sentimento di reazione prima ancora da uomo che da sacerdote - ribatte don Ettore Malnati vicario episcopale - oggi che molte famiglie sono in difficoltà di relazioni, togliere una giornata come la Pasqua per stare tutti assieme, magari con i figli, è un attentato alla stessa istituzione familiare». Alle Torri d’Europa oggi aprono soltanto, nel pomeriggio, cinema, ristorazione e sale giochi, ma domani il centro commerciale sarà aperto già dalle 10 del mattino e saranno dunque al lavoro una buona fetta dei 600 tra dipendenti e collaboratori così come saranno aperti domani pressoché tutti e 40 i punti vendita regionali delle Cooperative operaie che oggi invece sono chiusi. Due giorni di porte sprangate invece negli altri due centri commerciali provinciali: il Giulia e il Freetime di Montedoro così come ai supermercati Bosco. «Chiaro che i dipendenti sono in qualche modo sotto ricatto, ma ribellarsi è difficile anche perché entrano in gioco interessi personali - conclude Antonella Bressi - qualche mamma ad esempio preferisce lavorare la domenica per far festa in un giorno infrasettimanale perché c’è la recita scolastica del figlio».

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