T-Red parte seconda Sberle da 490 euro a 1.557 automobilisti

Gorizia: le multe non pagate sono diventate cartelle esattoriali. L'assessore Gentile: «Insensata la scelta della giunta precedente»
Altran Mf-semafori in viale
Altran Mf-semafori in viale

di Francesco Fain

Sberle da 490 euro e anche più. E non dieci e nemmeno cento ma oltre millecinquecento, 1.557 per la precisione.

Avevamo perso un po’ di vista l’interminabile vicenda delle multe ai semafori comminate con i diabolici dispositivi T-Red. Come si ricorderà, il Comune aveva avviato nei mesi scorsi un’azione di recupero-crediti: doveva incassare quelle sanzioni rimaste nell’oblio, non pagate o non sfociate in un ricorso al Giudice di Pace. Eravamo rimasti alle richieste di pagamento “bonarie” spedite dal Comune agli automobilisti pizzicati. Ebbene: qualcuno ha regolarmente pagato nei termini prestabiliti vedendosi lievitare la sanzione da 138 a 290 euro, qualcun altro (la maggioranza) ha ignorato l’invito e si è visto recapitare le cartelle esattoriali che prevedono, appunto, multe intorno, se non superiori, ai... 490 euro. Sì, sono andate «a ruolo» (questo il termine tecnico) 1.557 verbali. Un numero enorme. Considerato che, ad oggi, i ricorsi non superano la trentina, il Comune potrebbe vedersi corrispondere 1.527 multe da 490 euro l’una. Tanti soldi, ben oltre i 700mila euro.

Ma il vicesindaco e assessore comunale alla Polizia municipale Fabio Gentile non fa i salti di gioia. È consapevole che quest’azione di recupero-crediti, anche se avrà effetti benefici sulle casse comunali, non piacerà ai cittadini. «Lo ribadisco: sono soldi a cui avremmo fatto volentieri a meno. Ma non avevamo alternative: la Corte dei conti ci imponeva di recuperare quelle somme. Sia chiaro, la nostra amministrazione è vittima della scelta insensata di chi c’era prima. Ad oltre cinque anni dallo smantellamento dei T-Red, siamo ancora qui a gestire le conseguenze di quello che è stato un autentico tsunami. È una situazione davvero pazzesca».

Dunque, ci sono 1.557 verbali a ruolo su 12.157 multe che vennero comminate negli anni passati in soli tre incroci cittadini. Ma entriamo nello specifico del recupero-crediti. Centottanta infrazioni sono state pagate immediatamente in cassa o tramite conto corrente postale postale. Cinquanta sono state le richieste riguardanti le foto che hanno immortalato l’infrazione. Ventidue automobilisti per varie ragioni (dipendenti dalle Poste italiane e dai multati in particolare) avevano una “compiuta giacenza postale” e quindi non avevano ritirato l’atto amministrativo dalla loro buca delle lettere. Quattro automobilisti risultavano aver pagato e le Poste non avevano inoltrato comunicazione al Comando: quindi con la presentazione del bollettino di pagamento, la loro posizione è stata stralciata. Duecento sono state le telefonate/fax/lettere con richiesta di chiarimenti o informazioni a cui è stata data risposta anche per iscritto. Un lavoro molto impegnativo. Gli uomini del Comando dei vigili urbani che speravano ormai di avere riposto nei cassetti la vicenda T-Red, si sono ritrovati nuovamente ad «armeggiare» con foto e sanzioni. Insomma, un vecchio problema (mai sepolto) è tornato alla luce.

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