Tabelloni non rimossi Ronchi è rimasta ferma alla sfida delle Europee

A distanza di oltre due mesi Dal voto non sono stati tolti Proteste dei cittadini. Addetti in azione nei prossimi giorni 
Bonaventura Monfalcone-30.07.2019 Manifesti elettorali-Via D'Annunzio-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-30.07.2019 Manifesti elettorali-Via D'Annunzio-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura



Il volto di Calenda è un po’scolorito, ma intato. Simboli di partito svolazzano nell’afa. Per quanto tempo ancora dovranno rimanere esposti i cartelloni elettorali utilizzati per le elezioni europee? A chiederselo sono in tanti, a Ronchi dei Legionari, che, ancora oggi, debbono fare i conti con una presenza fastidiosa che, ad esempio, campeggia nel parcheggio di via D’Annunzio, ma non solo. La campagna elettorale si è svolta nel mese di maggio, le elezioni il 26 dello stesso mese e ormai a oltre due mesi di distanza le strutture per la pubblicità elettorale gratuita, esposta ancora prima in occasione della consultazione, si trovano al “suo” posto. Non ci sono quasi più i volti di vincitori e vinti, ma i supporti metallici, alcuni completamente vuoti, sì e non solo in via D’Annunzio, ma anche lungo via Soleschiano per fare un esempio.

«Li stanno lasciando nel caso di nuove elezioni – commenta un residente passandoci vicino – e, quindi, hanno pensato di non toglierli di mezzo». In realtà la rimozione avverrà nei prossimi giorni. Così c’è scritto sugli avvisi che sono stati esposti nei pressi dei manufatti. «Non sono un bel biglietto da visita per la città. Nell’interesse dell’immagine di Ronchi dei Legionari chiediamo al sindaco di rimovere dalle strade gli spazi pubblicitari per i partiti politici», chiedono alcuni cittadini.

C’è poi chi pensa che la rimozione avvenga in maniera automatica nei giorni successivi alle elezioni, senza attendere così tanto tempo. Ma non sempre è così. È un lavoro, quello della installazione e rimozione degli spazi elettorali, che spetta agli uomini dei servizi tecnici comunali, che evidentemente in questi due mesi trascorsi dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo non sono stati incaricati o non hanno avuto tempo per effettuare questo intervento di rimozione. Anche perché, questo va comunque detto, sono pochi, uno sparuto esercito di persone che, specie d’estate, deve rispondere a tante altre esigenze della cittadina. L’allestimento di manifestazioni culturali in primis. Ma non solo, perché proprio d’estate va fatta la manutenzione agli edifici scolastici. —



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