Tagli ai traghetti, il Quarnero in rivolta

I sindaci delle isole contestano la riduzione delle “toccate” per le linee che hanno i bilanci a posto
Di Andrea Marsanich
Foto scalo traghetti Brestova
Foto scalo traghetti Brestova

FIUME. La proposta dell’Agenzia per i trasporti marittimi costieri di linea non è piaciuta proprio ed anzi ha fatto infuriare le massime autorità comunali di Lussinpiccolo, Cherso, Veglia ed Arbe. «Toglietemi tutto ma non i miei collegamenti»: dalla regione insulare nordadriatica è partito questo messaggio, lanciato in direzione di Zagabria che vorrebbe ridurre dal primo ottobre al 31 dicembre 2012 il numero di viaggi dei traghetti che collegano la terraferma e le suddette isole. La proposta riguarda anche la Dalmazia dove però quasi tutte le tratte producono perdite alla compagnia passeggeri Jadrolinija di Fiume.

Delle uniche cinque linee di traghetto che generano utili, ben quattro concernono il Nord Adriatico: Brestova (Istria orientale)–Faresina (Cherso), Valbisca (Veglia)–Smergo (Cherso), Stinica (terraferma)–Misnjak (Arbe) e Prizna (terraferma)–Zigljen (Pago). L’intento del governo è di razionalizzare le spese per i collegamenti sovvenzionati da Zagabria (la Jadrolinija è di proprietà statale), risparmiando in questo modo sui 38 milioni di kune, circa 5 milioni e 115 mila euro. «Siamo a favore dei tagli relativi a collegamenti in rosso – così il sindaco di Cherso, Kristijan Jurjako – ma è assurdo che ciò riguardi le tratte remunerative. I due collegamenti per Cherso, la Brestova–Faresina e la Valbisca–Smergo, sono in salute e dunque andrebbe mantenuto l’attuale standard».

Non si può dargli torto in quanto l’anno passato la Valbisca–Smergo ha registrato 371 mila veicoli (+6,2% su base annua) e 769 mila passeggeri (+6,2%) e la Brestova–Faresina 252 mila veicoli (+2,2%) e 585 mila passeggeri (+2,6%). La suddetta agenzia ha proposto che il numero di viaggi settimanali sia tagliato sulla Valbisca–Smergo da 69 a 53 e sulla Brestova–Faresina da 55 a 43. Imbufalito anche il sindaco di Novalja (isola di Pago), Ivan Dabo: «Nonostante che la nostra isola sia collegata tramite ponte alla terraferma, la maggioranza di isolani e vacanzieri si rivolge alla linea Prizna–Zigljen. Lo fanno anche molte persone che viaggiano in direzione della Dalmazia, preferendo il viaggio in traghetto e l’attraversamento di Pago all’autostrada Zagabria–Spalato. Non vogliamo neppure sentir parlare di riduzioni».

Anche qui sono le cifre a parlare chiaro: nel 2011 la Priza–Zigljen ha avuto 307 mila veicoli (+5,3%) e 698 mila passeggeri (+7,9%). A reagire alle lamentele è stato il vice ministro della Marineria e Trasporti, l’ex sindaco di Arbe, Zdenko Antesi„: «Intanto non è stato deciso ancora nulla. Stiamo prendendo in considerazione quanto rilevano i responsabili delle varie autonomie locali e pertanto arriveremo ad un’intesa che soddisferà le parti».

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