Tari, il Comune di Trieste pensa al rinvio delle scadenze

TRIESTE Il vicesindaco e assessore al Bilancio e Tributi ha annunciato stamane, venerdì 19 marzo, in videoconferenza la presentazione di un emendamento assieme ai capigruppo di maggioranza per rinviare il termine di pagamento della TARI 2021, in scadenza al 30 aprile, in due rate in acconto: il 30 settembre e il 2 dicembre e in una rata a saldo da pagare entro la data di pagamento della prima rata di acconto del 2022 o in un’unica soluzione con scadenza il 30 settembre 2021, come già fatto nel 2020.
Inoltre, ha spiegato Polidori, l’emendamento propone il rinvio dell’approvazione delle tariffe, come previsto dall’attuale Governo, in un momento successivo all’approvazione del Bilancio 2021/2023 (30-31 marzo).
"Restiamo in attesa di nuovi interventi legislativi che chiariscano i criteri del Decreto legislativo 116 del 2020 e il loro impatto sul calcolo delle tariffe TARI 2021 e in attesa che vengano assegnate nuove risorse dallo Stato per l’anno corrente che consentiranno di coprire le maggiori spese e le minori entrate dovute all’emergenza sanitaria Covid. I Comuni dovrebbero decidere dove indirizzare le risorse, purtroppo, a causa dei mancati chiarimenti del Decreto legislativo 116, dal 1° gennaio le utenze non domestiche possono decidere di uscire dal servizio pubblico e allo stato attuale non sappiamo quante o quali aziende lo abbiano già fatto, e se debbano comunque pagare la parte fissa o quella variabile della tassa rifiuti. Non c’è chiarezza, ribadisce il vicesindaco, ma siccome adesso è un Ente terzo che decide l’importo complessivo non modificabile che corrisponde a 38 milioni e 672 mila euro, si corre il rischio che con l’ipotetica uscita di tutte le aziende si inneschino i prevedibili rincari per le utenze domestiche – aggiunge Polidori -. In tal senso i Comuni sono in difficoltà pertanto chiederemo al Governo quantomai necessari chiarimenti. Con questo emendamento stiamo ‘comprando tempo’, specifica Polidori, aspettando fiducioso che il Governo stabilisca delle regole precise per non gravare sulle famiglie.
"Il Comune di Trieste non decide più le tariffe, ha poi sottolineato il consigliere comunale Alberto Polacco - bensì è un ente gestore che decide l’importo secondo i termini di legge, e con questo emendamento, frutto di un grande lavoro di squadra, vogliamo guadagnare tempo spostando i termini di pagamento di qualche mese proprio per venire incontro alle famiglie in questo periodo di difficoltà".
Concetto condiviso dal presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca Di Paola e dal consigliere Salvatore Porro che hanno ribadito l’importanza dello sforzo e dell’impegno profuso dal Comune, in particolare dall’assessore al Bilancio Polidori, per poter intervenire a beneficio di famiglie e imprese attendendo quanto previsto dal Decreto Sostegno.
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