Tartarughe “spia” arruolate a Salvore e liberate in mare

SALVORE. Una piccola folla di curiosi ha voluto assistere ieri a mezzogiorno, nei pressi del faro di Salvore, in Istria, al rilascio in mare di quattro tartarughe marine, dotate di localizzatore satellitare. È stato un team di studiosi sloveni e croati, riuniti nel progetto internazionale NETCET (Rete per la tutela delle balene e delle tartarughe marine in Adriatico), a seguire passo passo l’operazione che ha il supporto finanziario dell’Unione europea (2,7 milioni di euro) tramite il programma IPA Adriatico di collaborazione transfrontaliera. L’intento è chiaro: grazie alle moderne tecnologie, seguire gli esemplari di Caretta caretta nel corso dei mesi invernali, quando le tartarughe danno vita ad una migrazione stagionale, abbandonando le acque dell’Adriatico settentrionale per dirigersi chissà dove.
Le quattro tartarughe rimesse in acqua a Salvore si sono aggiunte alle loro sei consimili, che erano state rilasciate la scorsa estate nelle acque adriatiche della Slovenia. Il progetto prevede che nei mesi a venire altri dieci esemplari, con localizzatore satellitare, riprendano il largo. Lo strumento, oltre a seguire i percorsi di questi rettili marini, invierà agli studiosi altri dati molto importanti, quali la profondità in cui si trovano, il profilo delle immersioni, la temperatura del mare, permettendo così di capire spostamenti e sfruttamento degli habitat marini. Inoltre si riuscirà finalmente a capire se le tartarughe tornino nei luoghi da cui se ne erano andate, ovvero nelle acque altoadriatiche. Una volta raccolti i dati, si potrà procedere ad una tutela migliore e più efficace delle tartarughe. Il progetto NETCET viene portato avanti da esperti dell’Istituto per la biodiversità dell’Università del Litorale (sede a Capodistria), dell’Istituto Plavi Svijet o Mondo blu di Lussingrande, del Centro educativo marino di Pola e dell’Ente statale croato per la salvaguardia della natura, in collaborazione con pescatori di Slovenia e Croazia.
Non è raro infatti che esemplari di Caretta caretta si impiglino nelle reti dei pescatori, come nel caso delle quattro tartarughe che a Salvore sono “tornate a casa”, nel loro mare, dove essere state sottoposte ad un programma di recupero. Gli attivisti di Plavi svijet hanno fatto presente anche in questa località istriana che tutti, nel notare tartarughe marine in difficoltà, malate o decedute, possono rivolgersi al numero telefonico 112, oppure allo 051 604666, come pure inviare una mail a info@plavi-svijet.org.
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