Tasse evase, villa e auto sequestrate

Tasse non pagate. Nel mirino dei finazieri è finita la villa a Duino di proprietà di Dianne Judith Thomas, 50 anni, cittadina inglese, titolare della scuola di lingue «Experiece English».
L’edificio è stato colpito da un decreto di sequestro preventivo per equivalente ai fini della confisca disposto dal gip su richiesta del pm Federico Frezza. Sequestrata, con lo stesso provvedimento, anche la vettura dell’insegnante, una Volvo station wagon. Secondo gli accertamenti della Guardia di finanza la cittadina inglese è accusata di aver evaso per l’anno 2010 oltre 130mila euro di imposte. In pratica quasi 66 mila euro di Iva che non ha versato e altrettanto di Irpef, anche questa mai pagata. Da qui appunto il sequestro dei beni in disponibilità della donna.
Dianne Judith Thomas è accusata in sostanza di evasione fiscale. Gli effetti del procedimento penale sono stati inaspriti dalla legge Finanziaria del 2008: in pratica lo Stato applica il sequestro dei beni di chi si sia reso responsabile di reati di natura fiscale in misura pari alle imposte evase. Si tratta di una misura simile a quella presa in caso di reati di mafia che sta venendo via via estesa anche a numerose altre fattispecie di reato, tra le quali, appunto, i reati tributari. I giudici hanno insomma disposto il sequestro preventivo dei beni della titolare della scuola di inglese in attesa della definizione del procedimento penale.
Il blitz dei finanzieri di Prosecco era scattato nello scorso mese di giugno. Era stata addirittura chiusa la scuola. Dai primi accertamenti degli investigatori della Finanza era emerso che la scuola, essendo registrata e avendo sede legale in Inghilterra, operava in Italia senza partita Iva. «Ho sempre pagato le tasse regolari in Gran Bretagna e nessuno per anni ha mai avuto nulla da dire», aveva replicato nella circostanza Thomas che si era subito rivolta a uno studio legale.
In effetti la gran parte dell'attività esercitata dalla scuola di Sistiana si è sempre svolta all'estero soprattutto durante l'estate, quando gli studenti frequentano i corsi di lingua negli istituti più prestigiosi sia in Gran Bretagna che negli Usa. Va aggiunto poi che a differenza di quanto accade in Italia, in Gran Bretagna le attività culturali come le scuole di lingue sono esenti da Iva. Insomma un ginepraio tra le norme tributarie italiane e quelle inglesi. Ma per il fisco italiano queste giustificazioni non hanno alcun senso. Da qui appunto l’avvio del procedimento penale e il sequestro preventivo della villa e dell’auto.
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