Tecnico “dequalificato” ritrasferito

Non termina il contenzioso tra Zamaro e il Comune di Fogliano Redipuglia

FOGLIANO. Dopo la recente sentenza con la quale l’amministrazione comunale di Fogliano Redipuglia è stata condannata a risarcire il perito elettrotecnico Mauro Zamaro per dequalificazione professionale e demansionamento, a seguito del trasferimento dal parco automezzi all’ufficio tecnico, ecco che lo stesso, ora, viene trasferito all’ufficio tributi, in barba alla sentenza del giudice del lavoro che ha accertato il diritto del dipendente alle mansioni attinenti al titolo di perito elettrotecnico ed alle manutenzioni.

Per chiarimento alle dichiarazioni del sindaco, Antonio Calligaris, Zamaro afferma che era addetto, tra i vari altri compiti, alla manutenzione ordinaria degli impianti elettrici, mentre la straordinaria era stata affidata ad un professionista esterno quando avrebbe potuto provvedere lui stesso senza costi aggiuntivi per il comune. Zamaro era in disaccordo con il professionista esterno, poichè, dopo avere fatto spendere molti soldi in interventi inutili, non aveva migliorato la sicurezza dei cittadini. «Per quel che riguarda la sicurezza degli impianti elettrici, che si verifica mediante le procedure di legge e che ho sempre seguito per garantire ai cittadini la sicurezza degli impianti – commenta – voglio dire che le stesse non sono mai state fatte e ciò perché avrebbero sicuramente obbligato il Comune al pagamento di multe e sanzioni. Il servizio di illuminazione pubblica è stato appaltato ad una ditta esterna ed il contratto della durata di nove anni, dall'anno 2013, non potrà essere revocato con un maggiore costo totale per la collettività di circa 200mila euro rispetto alla manutenzione fatta dai dipendenti comunali». Zamaro non aveva chiesto compensi aggiuntivi, se non quelli previsti dalla legge regionale per la realizzazione di opere pubbliche, che gli sarebbero spettati comunque e che ad oggi non gli sono stati mai liquidati. Chiedeva di effettuare le manutenzioni straordinarie internamente, piuttosto che affidarle ad un professionista esterno, proprio perché risultavano più convenienti.

«Il professionista esterno, sempre lo stesso in tanti anni – continua Zamaro - è stato incaricato dal Comune, dall'anno 1999 al 2012 in modo fiduciario, senza gara ad evidenza pubblica. La considerazione del sindaco a giustificazione che il maggior costo del servizio esterno garantisce il funzionamento degli impianti non è vera, in quanto molte sono le lamentele dei cittadini per i frequenti guasti che continuano ad avvenire sull'illuminazione stradale ancora oggi. Tali guasti non dipendevano da una mia cattiva gestione, ma dalle decisioni di chi individuava gli interventi da adottare». (lu.pe.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo