Telecamere in aule, mense e giardini da settembre in dieci asili comunali

Dopo le inchieste sui maltrattamenti emerse a maggio, l'iniziativa riguarderà 5 scuole dell’infanzia e altrettanti nidi
Lasorte Trieste 30/05/19 - Via dell'Istria, Scuola Infanzia Pollitzer, Asilo
Lasorte Trieste 30/05/19 - Via dell'Istria, Scuola Infanzia Pollitzer, Asilo

TRIESTE. Partirà con il prossimo anno scolastico la sperimentazione per l’uso di telecamere nelle scuole di pertinenza del Comune di Trieste. O almeno così vuole la giunta. Ad annunciarlo è l’assessore all’Istruzione Angela Brandi, anche alla luce di una mozione di Forza Italia in proposito. Il progetto interesserà cinque scuole dell’infanzia e cinque nidi: verranno installati degli occhi elettronici nelle aule, nelle mense e perfino in giardino. «Ma non sarà il Grande fratello», assicura Brandi.

La sperimentazione

La decisione di tentare la sperimentazione è stata presa dalla giunta dopo i casi di maltrattamenti emersi in seguito a indagini nel maggio scorso: uno riguardante un centro estivo nella struttura dei nidi comunali “La Mongolfiera-Luna Allegra” di via Tigor, l’altro avvenuto invece nella scuola comunale dell’infanzia “Pollitzer” di via dell’Istria.

In Consiglio, nell’ultima seduta, è approdata una mozione con primo firmatario il capogruppo forzista Alberto Polacco, ma sottoscritta anche da tutti gli altri capogruppo della maggioranza, che impegna la giunta su due punti. Il primo è «promuovere e realizzare in tempi brevi un sistema di videosorveglianza nelle strutture educative e scolastiche comunali con priorità per i nidi e per le scuole dell’infanzia». Che un passo in questo senso sarebbe arrivato, Brandi l’aveva già annunciato all’indomani della scoperta delle indagini. «Ora però stiamo portando avanti il lavoro, anche se mancano alcuni passaggi», spiega l’assessore all’Istruzione.

I numeri

I tempi per introdurre le telecamere in tutte le scuole non ci sono. Con tutta probabilità non ci sarebbero nemmeno i fondi, visto che si parla di quasi 500 mila euro per 30 scuole dell’infanzia e 17 nidi di pertinenza comunale. Limiti contingenti che hanno suggerito a Brandi un approccio casuale: «Ho pensato di iniziare con una sperimentazione con dieci istituti, cinque scuole dell’infanzia e cinque nidi. Sceglieremo le strutture fra le più grandi». La data prevista per l’avvio? Il nuovo anno scolastico, dopo l’estate.

L’iter

Al momento la questione è ancora in fase di elaborazione: «Sono in corso gli incontri con i sindacati per concordare l’iniziativa», spiega Brandi. Si tengono in questi giorni anche diverse riunioni operative: «Stiamo lavorando anche con l’ingegner Bandelli, a capo del nostro servizio innovazione, con il comandante dei Vigili urbani e così via. Il tutto fianco a fianco con il vicesindaco Paolo Polidori».

L’assetto

Come funzionerà la sperimentazione? È prevista l’installazione di telecamere in ogni aula, nei bagni, nella sala mensa. Un’altra sarà piazzata a guardia del cortile. L’adozione di sistemi di sorveglianza negli istituti scolastici è regolarmente oggetto di accese polemiche. «Quel che mi interessa sottolineare è che non ci sarà alcun Grande fratello – risponde Brandi –. Nessuno potrà accedere al materiale registrato dalle telecamere se non su ordine dell’autorità giudiziaria. In alcun modo potrà essere considerato uno strumento per controllare l’attività all’interno delle scuole. Sarà solo un aiuto a eventuali azioni giudiziarie». La mozione di Forza Italia chiede anche l’organizzazione di corsi contro il burnout per gli insegnanti: «Ci stiamo organizzando con l’Università di Trieste per mettere in campo anche questi», conclude l’assessore all’Istruzione. —


 

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