Telecamere per fermare i ladri di vacche

Il sistema a infrarossi può sorvegliare la zona della Landa carsica anche di notte. Nessuna novità sugli esemplari rubati
Di Ciro Vitiello
Mariagrazia Santoro (Assessore regionale Mobilità) alla conferenza stampa di presentazione del Bando europeo per il Trasporto Pubblico Locale (TPL) su gomma e marittimo - Udine 27/10/2014
Mariagrazia Santoro (Assessore regionale Mobilità) alla conferenza stampa di presentazione del Bando europeo per il Trasporto Pubblico Locale (TPL) su gomma e marittimo - Udine 27/10/2014

DEL LAGO. Installato un sistema di videosorveglianza per controllare i punti nevralgici sul Carso dove sono sparsi attualmente i pascoli di proprietà della Rete d'impresa Landa Carsica di Doberdò del Lago, gestita da allevatori e dagli agriturismi Kovac di Doberdò, Drejce di Jamiano, Matej, Kohisce e Castelvecchio. Un provvedimento che si è reso necessario dopo il furto di bestiame avvenuto l’altra settimana, di sei mucche gravide e di altre due che sono morte a causa delle gambe rotte forse perché trascinate a forza. Le telecamere di ultima generazione sono dotate del sistema a infrarosso e possono perciò registrare le immagini anche col buio.

Si trovano dove non è possibile vigilare contemporaneamente i diversi siti per tutte le ore della giornata. L’area, infatti, è molto vasta, si estende per un migliaio di ettari, poiché comprende anche i terreni di proprietà privata e tocca territori dei Comuni di Sagrado, Fogliano-Redipuglia, Ronchi, Doberdò e Duino Aurisina e in parte di Monfalcone. Nelle diverse zone pascolano 55 bovini, 110 asini, e un centinaio tra pecore e capre creando per la prima volta sul Carso una grande azienda agricola. Dal punto di vista delle indagini sulla scomparsa delle vacche, invece non ci sono novità . «Siamo sempre in contatto con le forze dell'ordine - afferma Andrej Lakovic dell’agriturismo Kovac - purtroppo non abbiamo notizie su eventuali ritrovamenti. Manteniamo alta l’attenzione su tutto quello che ci succede intorno, ma siamo rimasti all’ultima ipotesi, cioè che gli animali siano stati trasportati oltre confine da gente ben organizzata». «Ci siamo informati - aggiunge - anche in merito al fatto che alla fine della scorsa settimana è stata trovata nei pressi di Sedegliano una carcassa di una mucca abbandonata in un fosso, ma non abbiamo nessuna conferma si tratti di una del nostro allevamento»

Promotore del progetto di ricostruzione della Landa carsica è l’Ispettorato regionale dell’Agricoltura e delle Foreste di Trieste in collaborazione con le Università di Trieste col professor Alfredo Altobelli e di Udine col professor Stefano Filacorda. L’obiettivo finale, nelle prospettive future, prevede pure la produzione di carne biologica con la possibilità di nuovi posti di lavoro. Mangiando l’erba che attualmente si trova sul terreno carsico, infatti, gli animali fanno pulizia della landa, l’erba rinasce rinvigorita e si fortifica il ciclo naturale a vantaggio del pascolo. Gli animali vengono poi spostati in altre aree. Proprio in questi giorni, infatti, gli allevatori sono all’opera per trasferire una parte in altre zone poiché hanno già "ripulito" il terreno che occupavano. In questo caso anche il sistema delle telecamere viene spostato nel nuovo sito. Mirella Della Valle di Castelvecchio ha fatto sapere che in questi giorni gli asinelli fino a questo momento vicino bosco, stanno per essere spostati in un’area di 50 ettari da bonificare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo