Tende e verande un’unica tipologia per tutti i ristoranti

La proposta del Comune alla prima riunione con operatori e associazioni di categoria ha ricevuto numerosi consensi
Di Antonio Boemo
Bonaventura Monfalcone-04.08.2012 Ristoranti che occupano i campi-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-04.08.2012 Ristoranti che occupano i campi-Grado-foto di Katia Bonaventura

Un gazebo “unificato”, uguale per tutti. Potrebbe essere questo il futuro delle verande, denominate anche, utilizzando l’ennesimo termine straniero, dehors, parola riferita genericamente allo spazio esterno dei locali.

Quella del gazebo unificato è una delle proposte fatte dall’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Edoardo Maricchio, agli operatori e alle associazioni che hanno partecipato alla prima riunione del tavolo di lavoro, incentrato sul problema delle coperture nelle piazze su cui si affacciano i locali, che interessa principalmente i ristoratori.

Le indicazioni del Comune in linea generale sono state accolte favorevolmente da chi ha partecipato all’incontro.

Oltre ai ristoratori, alla prima riunione del tavolo di concertazione hanno partecipato i rappresentanti dell’Ascom Confcommercio di Grado, quelli del comitato spontaneo di operatori, i rappresentanti dell’associazione Noi Cittadini e tutti i capigruppo del Consiglio comunale, anche questi concordi, come precisa il primo cittadino, sulle varie indicazioni emerse.

Oltre a una tipologia unica dei gazebi è stato precisato che la stessa struttura dovrà essere del tutto amovibile e inoltre che la concessione verrà assegnata, sempreché arrivi in futuro il parere favorevole della Soprintendenza regionale, unicamente a quegli esercizi che hanno l’apertura annuale.

Sottolineatura importante quest’ultima: non “licenza” annuale, ma “apertura” annuale (fermo restando il periodo di ferie), poiché c’è qualche locale che, pur avendo una licenza annuale, per varie motivazioni lo tiene chiuso per diversi mesi.

Insomma, come ha precisato il sindaco, si cerca di intervenire per favorire sia l’economia e l’attività dei titolari dei vari esercizi sia anche il turismo in generale.

In poche parole, chi penserà non solamente al proprio orticello ma anche all’interesse generale della città e della sua immagine, godrà di maggiori opportunità rispetto ad altri.

Durante questo primo incontro, che è servito soprattutto per gettare le basi per proseguire con altre riunioni di aggiornamento, approfondimento e lavoro, il Comune ha anche anticipato che, con le prossime modifiche, c’è l’intenzione di non emettere più due autorizzazioni separate, una per il suolo pubblico e l’altra per le tende o le altre strutture, bensì un’unica concessione.

Intanto per questa stagione tutti sono rassegnati: sedie e tavolini ed espositori esterni ci sono, ombrelloni pure, in qualche caso anche pedane e qualche struttura (tenda) in zone esterne alla città vecchia, ma niente chiusure fintanto che la Soprintendenza regionale non avrà dato gli eventuali permessi.

Il Comune, come ha ancora spiegato il sindaco, si sta inoltre adoperando per la definizione di un aggiornamento e la revisione dello specifico regolamento che, quando anche in base alle indicazioni segnalate dagli operatori sarà ultimato, verrà inviato alla Soprintendenza per l’approvazione.

Prima di questo, però, presumibilmente entro il prossimo mese di giugno, verrà definito l’elenco delle strade cittadine che dovrebbero essere esentate dall’obbligo dell’autorizzazione monumentale, non risultando all’interno della città vecchia e delle aree maggiormente centrali.

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