Tentata truffa con un assegno da 75mila euro

Fornitura di 15mila bottiglie di vino richiesta alla Lorenzonetto di Latisana. Ma il titolo risulta falso

LATISANA. Un assegno circolare, contraffatto, per un importo di 75 mila euro, per pagare una fornitura "vera" di 15 mila bottiglie di vino. Ma la truffa non va in porto.

Tutto comincia con alcuni contatti telefonici che portano poi a un ordine, inviato attraverso la posta elettronica, per 15 mila bottiglie di vino, in particolare Prosecco e Ribolla gialla, pezzi forti della produzione dell'azienda Lorenzonetto cav. Guido. A richiedere la fornitura (ma la provenienza dell'ordine è in fase di verifica da parte dei Carabinieri della Compagnia di Latisana), un'ipotetica azienda, con sede in Campania, molto probabilmente con l'intento di immettere le bottiglie sul mercato della vendita a dettaglio.

Si tratta di circa 75 mila euro di merce e l'accordo è quello di pagare alla consegna. Venerdì pomeriggio, nella sede dell'azienda, in località Picchi di Pertegada, frazione del Comune di Latisana, arriva un autotrasportatore, stando ai primi riscontri dei Carabinieri, si tratterebbe di un vettore incaricato del trasporto delle bottiglie e anche della consegna dell'assegno circolare, emesso da una banca con sede in provincia di Caserta.

La prudenza verso un cliente completamente nuovo, porta Marco Lorenzonetto, uno dei soci dell'azienda a recarsi nella sua banca per un controllo. Dalla banca di Latisana parte la telefonata di controllo: molto probabilmente il numero della filiale è stato clonato e dall'altro capo non risponde l'istituto di credito che ha emesso l'assegno, ma direttamente i truffatori, che in qualche modo sono in grado di agire sulla centralina telefonica più vicina alla banca e di deviare su un'altra linea tutte le telefonate in arrivo, a una determinata ora e dal prefisso 0431.

Qualcosa di quell'assegno però non convince Lorenzonetto che contatta un amico inserito nel sistema bancario che compie ulteriori verifiche. L'amara verità è che l'assegno è falso.

A questo punto non è rimasto altro da fare che bloccare la fornitura e chiamare i Carabinieri della Compagnia di Latiasana, che stanno procedendo con il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile e con gli uomini della Stazione territoriale per l'ipotesi di reato di tentata truffa.

Nel pomeriggio di venerdì i Cc hanno interrogato a lungo anche l'autista del camion arrivato a Pertegada con l'assegno. Le indagini dovrebbero portare a dare un'identità agli autori della truffa davvero ben congeniata, molto simile a quella congegnata ai primi di dicembre ai danni di un altro imprenditore sempre di Pertegada, per la vendita di un orologio di valore.

Paola Mauro

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