Tentò di uccidere una donna, condannato

GRADISCA. Aveva tentato di strangolare una colombiana di 36 anni incontrata su un sito web. Il gradiscano Enrico Maria Rizzi, 26 anni, rinviato a giudizio per tentato omicidio, ha patteggiato la pena a 3 anni e 7 mesi dinanzi al giudice delle udienze preliminari Massimiliano Rainieri. In carcere da oltre tre mesi ha ottenuto gli arresti domiciliari.
L’episodio che ha portato in galera Rizzi era avvenuto il 7 gennaio scorso in un appartamento di Monfalcone dove la colombiana viveva. Il gradiscano, che aveva conosciuto la giovane poco prima su un sito web per rapporti intimi, era recato a casa della donna con un laccio di scarpe tra le mani. Glielo ha stretto al collo in un improvviso tentativo di strangolamento. La colombiana è stata salvata dal pronto intervento di un’altra ragazza che abitava nell’appartamento.
La vittima dell’aggressione è stata soccorsa dai sanitari del 118. Se non ha riportato gravi conseguenze è soprattutto per l’aiuto dell’amica che ha fatto desistere e scappare l’aggressore.
Dinanzi alla pronta reazione delle due donne Rizzi era fuggito, ma lo avevano inchiodato alcune telecamere di sorveglianza installate in vari angoli del centro di Monfalcone.
Non è stato così difficile per gli agenti della Squadra mobile di Gorizia, diretta da Claudio Culot, rintracciare nel giro di qualche ora il giovane gradiscano che era stato arrestato per tentato omicidio.
Davanti agli agenti che lo avevano interrogato Rizzi aveva confessato di aver agito «come in uno stato di trance».
Il giovane gradiscano, che lavora saltuariamente e ha ammesso di frequentare abitualmente prostitute e siti web di incontri particolari, aveva telefonato a un numero trovato proprio su uno di questi. Aveva parlato con una ragazza e, alla fine, si era accordato per un appuntamento.
Poco dopo si era presentato nell’appartamento, per quello che sembrava dover essere un normale incontro hard. Ha suonato alla porta. La ragazza gli ha aperto senza alcun sospetto. Ma la reazione del “cliente” è stata imprevedibile. Il giovane ha estratto un laccio da scarpa dalla tasca e l’ha stretto con forza al collo della donna. Colta alla sprovvista, la colombiana ha cercato di liberarsi dalla morsa e gli ha graffiato il volto. Una reazione che ha innescato ulteriore rabbia nell’aggressore che ha colpito la donna con pugni e calci.
Il sostituto procuratore della repubblica. Michele Martorelli, al termine delle indagini, aveva chiesto il rito abbreviato e Rizzi a questo punto ha scelto la via del patteggiare dinanzi al gup.
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