Tiare in controtendenza: il fatturato cresce del 4%

VILLESSE Trieste piange, Gorizia (anzi Villesse) ride. Mentre la grande distribuzione sembra segnare un po’ il passo nel capoluogo giuliano, bilanci di tutt’altro tenore arrivano da “Tiare shopping”, il parco commerciale villessino.
Numeri in crescita
“Villesse shopping centre”, la società proprietaria di Tiare, ha chiuso il proprio bilancio, come tutte le società del gruppo Ikea, a fine agosto. E i dati evidenziano una netta crescita: +16 per cento di visitatori rispetto il precedente fiscal year, +4% di incremento sul fatturato dello scorso fiscal year. Significa che il parco commerciale villessino funziona, nonostante - durante la settimana - ci sia la sensazione che la clientela sia alquanto ridotta. Vero è anche che gli spazi sono talmente dilatati che è dura “fidarsi” solamente delle sensazioni visive.
Peraltro, a conferma che i numeri sono positivi, Ikea centres sta investendo su Tiare shopping in più direzioni. E non mancano le novità.
Ulteriori nuovi ingressi di marchi (ancora non resi pubblici) sono previsti nel 2016: oltre a “Decathlon”, di cui parliamo più diffusamente nell’articolo a fianco, entro autunno apriranno cinque nuovi negozi, portando la superficie totale di vendita a 60mila metri quadrati. Il centro, poi, sta investendo sulla completa rivisitazione del parco commerciale (mall) con nuovi spazi di relax, ludici e multimediali, e nella rivistazione della Food court (spazi comuni per il pranzo o la cena) che vedrà il posizionamento di un palco dedicato agli eventi, e una diversa disposizione per una migliore fruizione di tutta l’area da parte del pubblico, nonché la realizzazione di due aree ludiche per bambini e adulti. «I lavori inizieranno nelle prossime settimane e si concluderanno tutti entro il 15 ottobre», fanno sapere i vertici di Tiare.
Cento eventi in un anno
Ma non c’è solamente il discorso commerciale, Tiare shoopping punta molto sugli spettacoli che si sono dimostrati un’eccezionale calamita di tanti potenziali clienti.
Da inizio settembre è partito il programma annuale: più di 100 eventi (in media, due ogni settimana) animeranno il centro commerciale, con l’obiettivo di dare al pubblico sempre occasioni nuove per visitare lo shopping centre, in particolare nei fine settimana.
Si tratta di eventi tetrali, musicali, sportivi, culturali, di intrattenimento, dedicati ai bambini, molti che richiamano allle tradizioni friulane e alcuni alle tradizioni svedesi. «Abbiamo organizzato un calendario ricco di eventi e manifestazioni con l’obiettivo di rendere Tiare shopping un luogo sempre più interessante per il pubblico: vogliamo che i nostri clienti abbiano interesse e piacere di visitare il centro non solo per i nostri negozi ma manche per le tante attività che vi si svolgono durante l’anno - spiega il direttore dello Shopping Centre Giuliana Boiano -. Attività che sono collegate al territorio, alle iniziative di associazioni sportive, culturali e a sfondo sociale. Attività di divulgazione della scienza e di eduteinment, ovvero la possibilità per i bambini di imparare cose nuove divertendosi. Su questo settore abbiamo investito un budget annuale ingente, perché crediamo nella qualità degli eventi organizzati per il pubblico».
Il quadro della grande distribuzione
Su scala regionale, in termini assoluti, sono i supermercati la tipologia più diffusa della grande distribuzione, con 343 punti vendita in Friuli Venezia Giulia, circa 5.700 addetti e oltre 330.000 metri quadrati di superficie di vendita (pari al 39% del totale).
Secondo secondo le stime dell’Osservatorio del commercio del Ministero dello sviluppo economico (Mise), gli addetti del settore in regione sono quasi 12mila complessivamente (il 68 per cento dei quali donne), quasi 3mila in più rispetto al 2005 (+32,8%).
Il ruolo preminente della grande distribuzione organizzata in regione emerge infine anche dall’analisi delle vendite del commercio al dettaglio. Nel 2014 il Fvg risulta al primo posto in termini di incidenza del valore delle vendite della grande distribuzione, che superano il 55% del totale (contro una media italiana del 43,3%). Tale incidenza è pari all’82,3% per quanto concerne il comparto alimentare (solo il Veneto presenta un valore più elevato) e al 31,1% per il comparto non alimentare. E Tiare shopping recita una parte importante.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo