Tocca alle piccole e medie imprese
L’assessore Martinelli ricorda le azioni messe in campo al fine di conseguire gradualmente l’abbattimento della pressione fiscale. A partire dalla riduzione dell’Imu sulla prima casa, attiva nel 2011. Quindi si è provveduto allo scaglionamento dell’addizionale Irpef, nel 2012, seguita, nel 2014, dall’aumento della soglia di esenzione fino a 20mila euro. Una modifica che «ha comportato - dice l’assessore alle Finanze - un’esenzione dall’imposta a favore del 70% dei contribuenti».
E, ancora, la scelta di non applicare la Tassa sui servizi indivisibili (Tasi).
«In questo mandato - spiega Martinelli - abbiamo concentrato l’attenzione in primis sulla riduzione della pressione fiscale verso le persone fisiche, agendo pertanto sulla capacità di reddito dei cittadini. La nostra filosofia, infatti, è stata quella di sostenere prima le fasce più deboli della popolazione sotto il profilo economico».
L’assessore quindi aggiunge: «Abbiamo successivamente assunto anche misure di tutela a favore delle attività commerciali, in particolare i piccoli negozi cittadini, rivolgendo quindi l’attenzione sulle attività produttive, in particolare le piccole e medie imprese. Mi riferisco, ad esempio, all’adozione dell’aliquota Imu al 7,6 per mille rispetto all’aliquota base del 9,9 per mille per le attività commerciali e i laboratori artigiani. Quanto alle piccole e medie imprese, è stata di fatto dimezzata la tassazione attraverso l’introduzione del rimborso dell’imposta pagata, a fronte di un’aliquota Imu teorica del 5 per mille».
Rispetto a queste considerazioni l’assessore motiva pertanto l’intenzione di utilizzare gli oltre 500mila euro a favore delle attività produttive, con particolare attenzione proprio alle piccole e medie imprese.
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