Tombe “off limits” ai parenti nel nuovo campo a Sant’Anna

Il paradiso all'improvviso è arrivato. Ci sono voluti 15 anni di attesa (l'idea risale al 2002 e i cantieri sono iniziati nel 2008), tre lotti di lavori e 8 milioni di euro, ma ora il traguardo è stato raggiunto: sta per aprire i battenti con 4800 posti in più per l'aldilà l’avvenieristico campo 32. L'imponente opera architettonica nel cimitero di Sant'Anna, costruita a distanza di quasi trent'anni dall'ultima realizzazione, sarà pronta entro giugno. E sarà unica nel suo genere, perché prevede la sistemazione sotterranea dell'80% di loculi in più rispetto a quelli accolti in superficie dagli altri campi.
Un progetto pilota non solo a Trieste ma addirittura in tutta Italia. L'opera, firmata dall'architetto Eugenio Meli, è l’unica in tutto il Paese, fanno sapere da AcegasApsAmga, a contenere quattro metri sottoterra un grande numero di loculi accessibili dalla superficie attraverso due montacarichi e altre tre entrate di servizio. Un accesso riservato però esclusivamente agli operatori. I parenti, infatti, non potranno vedere fisicamente le tombe del caro estinto, ma solo una targhetta commemorativa collocata in superficie insieme a un lumino.
Nel campo è attivo poi un particolare impianto di ventilazione, che subirà delle migliorie di anno in anno, in modo da favorire il processo di mineralizzazione delle salme conservate nelle nicchie fino a dieci anni. Ai lati non ci saranno spazi aperti percorribili dai parenti, perchè, come detto, l’ultimo saluto avverrà all’esterno.
Insomma le pratiche artigianali di un tempo lasceranno spazio ad un’autentica rivoluzione tecnologica. Ora tutto sarà più semplice, soprattutto per gli addetti ai lavori. Grazie all'accesso per i carri funebri, il mezzo potrà percorrere la strada fino all'ascensore, dove la bara verrà montata su appositi carrelli e poi trasportata sottoterra e disposta in uno dei 28 blocchi a file multiple costruiti in cemento. Da qui poi il collegamento, diretto anche verso il forno crematorio. Un impianto, come noto, sempre più utilizzato visto il significativo aumento delle cremazioni. La prova arriva dai numeri: 15 anni fa le sepolture erano 2300, oggi solo 1100. Un trend che ha spinto a rivedere i piani che, originariamente, prevedevano la costruzione di altri tre campi, oggi evidentemente non più così necessari.
Tornando al nuovo campo 32, come detto, i tecnici potranno muoversi molto agilmente. I corridoi sono lunghi e molto spaziosi. I 4800 alvei si aggiungono agli oltre 70mila tra ossari e spazi distribuiti per le urne cinerarie a Sant'Anna. A cui si uniscono i circa 20mila presenti nella “depandance”, il cimitero ex-Militare.
Il campo 32, i cui lavori vennero iniziati da Paolo Rovis, all'epoca assessore al Turismo con delega ai Rapporti con aziende e società partecipate, assegna 2.400 posti a titolo gratuito per dieci anni a singoli cittadini. Trascorso quel periodo, come da delibera giuntale, i posti verranno riutilizzati per effetto delle estumulazioni e quindi le spoglie verranno trasferite in una cassettina-ossario. Altri 2.100 posti invece vengono riservati alle concessioni trentennali per un costo che si aggira sui 3500 euro; 300 infine saranno le tombe di famiglia con quattro loculi a disposizione che potranno essere assegnate con autorizzazioni di 99 anni e un costo di 15mila euro, a cui va aggiunta la spesa per la posa in opera e la fornitura del monumento, su cui ci si può sbizzarrire.
Ma se i parenti, come si diceva, non potranno onorare le salme tumulate del proprio caro al piano di sotto, tutto verrà fatto tra i cosiddetti cinque cortili con aree verdi che si trovano sul “tetto”, ognuna composta da piccole pareti da circa un metro e mezzo, dove saranno affisse delle targhe commemorative e un lumino. Attorno invece è presente una pavimentazione, realizzata in cubetti di pietra d'Aurisina e arenaria con un particolare sistema di drenaggio che dovrebbe eliminare la formazione di qualsiasi pozzanghera. Accanto al campo 32 e in altre aree del cimitero rimangono poi ancora degli spazi, il cui utilizzo verrà deciso in base alla revisione del prossimo piano regolatore cimiteriale.
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