Tombe profanate dai ladri di fiori

Ancora furti in cimitero di Valle Le Cove: spariti anche vasi di grandi dimensioni

Continuano, forse più evidenti e numerosi del passato, i furti di piante e fiori prelevati dalle tombe dei defunti nel cimitero di Valle Le Cove.

Tanto che si sono già sollevate le proteste. «Al cimitero le telecamere di sorveglianza dovrebbero essere sistemate all’interno, nei vari campi, non nelle aree dei due ingressi!», è infatti così esplosa la rabbia di quelle persone che recandosi al camposanto per dire una preghiera e portare o sistemare i fiori nelle tombe dei loro cari, hanno constatato i furti.

Nei giorni scorsi da diverse tombe sono spariti diversi vasi di fiori, anche di una certa dimensione. Fiori tra l’altro freschi sistemati solo da qualche giorno.

«Pazienza - ha osservato un gradese - se talvolta ci rubano un po’ di verde o qualche fiore, finto o fresco che sia. C’è rabbia, tanta, ma si sopporta. Ma adesso spariscono vasi interi, belli, ricolmi dei fiori della primavera».

In una tomba in particolare dove c’erano tre piante, sono sparite tutte. Da altre parti lo stesso. «È ora di finirla - ha tuonato una donna -. Possibile che nessuno possa controllare?».

Su questo aspetto è evidente che è impossibile che i custodi siano ovunque nel grande camposanto. Del resto, è altrettanto evidente che vedere qualcuno con una pianta o di fiori in mano transitare in mezzo alle tombe sia una cosa del tutto normale.

Sta di fatto che le tombe vengono “profanate” a colpi di furti. Tombe mantenute in ordine, con tanta cura e tanto amore, dai familiari dei defunti che, giorno dopo giorno pressoché ininterrottamente, si recano in cimitero per portare un saluto ai propri cari rinnovando i tanti ricordi di vita vissuta assieme. Ricordi che aiutano ad andare avanti e ad affrontare un’incolmabile perdita.(an.bo.)

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