Toncelli urta l’alabarda e “rischia” la testa
Decollato dall’alabarda. È il destino che per un attimo è sembrato dovesse capitare in sorte al consigliere del Partito democratico Marco Toncelli, al termine della VI commissione.
L’esponente dei dem si stava allontanando dal suo posto quando ha agganciato con lo zainetto l’alta asta portabandiere che sta a fianco agli scranni della giunta, nella sala del Consiglio comunale. Gli altri consiglieri presenti in aula hanno temuto il peggio: l’ignaro Toncelli avanzava verso di loro sorridendo, mentre alle sue spalle l’asta, sovrastata da una pesante alabarda, disegnava una parabola in apparenza inesorabile verso la sua testa. Saranno stati gli avvisi dei colleghi, sarà stata la mano benevola del fato, ma il consigliere s’è mosso e l’alabarda si è abbattuta con fragore sul pavimento. Toncelli ha perso così l’occasione di diventare il più bizzarro martire della triestinità. «Gli avremmo intitolato l’aula», ha commentato un collega consigliere. —
G.Tom.
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