Tondo candidato? La Lega vuole la Provincia
UDINE
«Renzo Tondo? Finché non si risolve la questione Udine, nessuna novità». Pare che a Milano non si metta in discussione la discesa in campo del forzista carnico come anti-Illy, ma Manuela Dal Lago, di ritorno proprio da un vertice milanese con Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Roberto Maroni, non comunica alcun via libera. Anzi, piazza un altolà: «Nessuno ci imporrà Pietro Fontanini candidato sindaco di Udine – afferma il commissario della Lega Nord in regione –. Al di là del merito, è il metodo che non ci piace».
IL PACCHETTO
La Cdl sembrava essersi ritrovata sul programma. E, su quella base, aver recuperato compattezza. Ma, adesso che si deve chiudere sui nomi, è di nuovo attrito. Domenica era parso che, dopo il no di Enzo Cainero alla candidatura a sindaco, il pacchetto potesse essere vistato con la soddisfazione di tutti: il forzista Tondo per la Regione, l’indipendente Cainero (vicino all’Udc) per la Provincia, il leghista Fontanini per il Comune. «Mi hanno fatto piacere tante attestazioni giunte dal territorio provinciale – commentava ancora ieri Cainero –, lì dove ritengo di avere contatti più allargati. E ciò mi spinge a rinnovare la mia disponibilità sempre che, naturalmente, sussistano le condizioni per una coalizione coesa e realmente intenzionata a fare le cose per bene».
IL NODO HONSELL
Fontanini, a dire il vero, non è convintissimo. Ma rimane a disposizione del partito. È dunque un quadro che regge e che di sicuro convince Fi (che ieri sera ha riunito il coordinamento regionale), An e Udc. Cainero viene considerato un nome vincente sul territorio friulano, mentre la carta Fontanini viene valutata come una compensazione di prestigio per la Lega. «Può vincere», si affanna a sostenere qualcuno del Polo. Ma altri, molti di più, non nascondono che la discesa in campo del rettore Furio Honsell è stata una sorta di scacco matto, che sarà durissima per qualunque sfidante. «Non a caso Massimo Blasoni – si sussurra a microfoni spenti –, che aveva una gran voglia di correre, ha fatto più di un passo indietro in queste ore».
I PROGRAMMI
Il Carroccio locale sposa la tesi del «trabocchetto». Ieri mattina, alla riunione del tavolo udinese sui programmi, ha fatto capire di non voler prendere atto di intese di livello superiore. E ha difeso la sua massima aspirazione: Fontanini per la Provincia di Udine. Lì dove i padani sono convinti realisticamente di poter vincere. «Siamo un partito legato al territorio molto più che alla città», osserva Claudio Violino. E allora? «Entro 48 ore valuteremo ai tavoli tecnici se prevalgono, sui programmi, le ragioni che ci uniscono. A quel punto parleremo di caselline». Violino, non a caso, ha indicato Fontanini al tavolo del programma provinciale.
IL NO DELLA LEGA
Nel pomeriggio arriva il «niet» della Dal Lago. «Fontanini a Udine? Non esiste – afferma il commissario leghista rientrando da Milano –. Se andremo in coalizione per il Comune, non lo proporremo assolutamente come sindaco. In Provincia? Dipende dai programmi». È uno stallo, insomma. Che riguarda anche Tondo? «Dobbiamo chiudere tutto assieme, non certo per parti spezzate», chiarisce la Dal Lago. Ma quando? «Domani (oggi per chi legge) non sarò in Friuli Venezia Giulia. Per chiudere credo che, invece, ci dovrei essere». Ultima precisazione: “Ho visto Bossi, Calderoli e Maroni. Non parlo mai come Manuela Dal Lago ma come commissario che si confronta col partito».
A ROMA
Eppure non mancano voci che danno per certo il via libera della Lega federale. Almeno su Tondo. Un via libera che potrebbe arrivare in giornata. Sempre che sia definita la chiusura sul pacchetto, superando in qualche modo le perplessità della Lega. La soluzione «Cainero Provincia-Fontanini Comune» piace anche ad Angelo Compagnon e al senatore friulano di An Giovanni Collino, convinti sostenitori che il «patrimonio» Cainero debba essere in qualche modo utilizzato. Roberto Menia, il segretario regionale della destra, non frappone ostacoli: «Su Udine, vista la linea federalista del partito, decide il livello provinciale».
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