Torna a sventolare il vessillo di Fiume

La storica bandiera issata sul Palazzo comunale. Il 6 giugno del 1659 la città ottenne lo stemma civico da Leopoldo I

FIUME. Momento importante, commovente, quello vissuto a Fiume, dove a distanza di decenni ha ripreso a sventolare la storica bandiera fiumana, appesa sul balcone di Palazzo comunale, lungo il centralissimo Corso. Dopo la ricollocazione della statua dell'aquila bicipite sulla cupola della Torre civica, avvenuta nell'aprile 2017, il capoluogo del Quarnero si è riappropriato di uno dei suoi simboli, fatto scomparire in modo vergognoso nel dopoguerra e tornato finalmente alla ribalta, alla faccia delle autorità dello Stato croato.

La sua riapparizione, decisa dall'amministrazione cittadina, è stata come una sfida a Zagabria, che da due anni sta trascurando la questione del ripristino, non rispettando la volontà espressa dal consiglio comunale di Fiume. Nel 2016 c'era stata la delibera – approvata da tutti gli schieramenti partitici – sul gran ritorno dello storico stendardo, con decisione finale, definitiva spettante però al ministero croato della Pubblica amministrazione. Sono stati 24 mesi inutili, in cui dal dicastero non è giunta né la bocciatura, né l'approvazione del gonfalone. Il 6 giugno il vessillo è stato srotolato dal balcone, a salutare i fiumani e tutti gli altri cittadini, turisti compresi. La data non è stata scelta a caso: il 6 giugno del 1659, esattamente 359 anni fa, Fiume otteneva lo stemma civico dall'imperatore Leopoldo I d'Asburgo. Successivamente dallo stemma leopoldino si sarebbero tratti i tre colori della bandiera fiumana, dove spicca l'aquila bicipite: il cremisi, l'oro e l'indaco. L'iniziativa sul ripristino dello stendardo, così caro ai fiumani rimasti ed esuli, ha ormai 14 anni, firmata da Stato libero di Fiume, Localpatriotti Fiume, Lista per Fiume, Unione del Quarnero, Istituto internazionale di Fiumanologia, Comunità degli Italiani di Fiume e sezione fiumana della Comunità democratica degli Ungheresi di Croazia.

Visto che in due anni da Zagabria non è giunta risposta alcuna, periodo in cui si sono avvicendati tre ministri della Pubblica amministrazione, a Fiume hanno deciso di agire da soli, anche perché le notizie ufficiose che arrivano dalla capitale croato non sono favorevoli. Pare infatti che la competente commissione, nominata dal citato ministero, abbia dato parere negativo alla reintroduzione della bandiera, motivo per cui chi di competenza non approva quanto deliberato dal parlamentino fiumano. Contattato dai giornalisti, Danko Švorinić, presidente di Lista per Fiume (partito che si adopera per tutela e recupero dell'identità fiumana) ha annunciato che la storica data del 6 giugno entrerà nel protocollo ufficiale della Città. «Sono decisioni che rafforzano la nostra identità cittadina - ha detto - e vanno a rafforzare quello che è il marchio, il brand di Fiume».

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