Torna a vivere come “museo” l’ex Lavatoio di San Giacomo

Oggi in pochi minuti le “straze” sarebbe asciutte». Una giornata perfetta per l’inaugurazione del Museo dell’ex Lavatoio di Trieste a San Giacomo. Fabiano Mazzarella, presidente dell’Amis (Amici...

Oggi in pochi minuti le “straze” sarebbe asciutte». Una giornata perfetta per l’inaugurazione del Museo dell’ex Lavatoio di Trieste a San Giacomo. Fabiano Mazzarella, presidente dell’Amis (Amici delle iniziative scout), ironizza per sdrammatizzare la bora che ieri, in via San Giacomo in Monte 9, amplificava il gelo autunnale. In pochi dei molti cittadini arrivati, infatti, hanno scelto le sedie rosse del cortile dell’ultimo lavatoio rimasto di Trieste. Un po’ esagerato chiamarlo museo, ma le caratteristiche per essere salvaguardato ci sono tutte. L’ha riconosciuto lo stesso assessore alla Cultura di Trieste Andrea Mariani. «Non conoscevo questo posto - ha detto l’assessore che ha tagliato il nastrino tricolore assieme alla presidente della circoscrizione Claudia Ponti -: I pilastri in ghisa assomigliano a quelli che ci sono in Porto Vecchio. Credo che l’amministrazione sarà al vostro fianco per valorizzare questo luogo della memoria cittadina». Un’affermazione salutato con giubili di gioia dei numerosi scout presenti che subito dopo, durante le lettura delle poesie dialettali di Claudio Sibelia da parte dell’attore Maurizio Zacchigna, hanno riempito il cortile di bolle di sapone. Il recupero attuale è stato fatto, infatti, totalmente con le risorse del volontariato. Ma tanto forse è bastato per attirare l’attenzione su un luogo dimenticato.

Riproduzione riservata © Il Piccolo