Torna il Bastione fiorito, must anni ’90

Il Comune ha deciso: riaprirà la discoteca in Castello. Ziberna: «Ma prima dobbiamo completare i lavori dell’ascensore»
Bumbaca Gorizia Miss Alpe Adria
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Una discoteca raffinata, modaiola, immersa in una location unica, molto suggestiva. Alzi la mano chi, fra i quarantenni o cinquantenni di Gorizia e provincia, non ricorda il Bastione fiorito? Nessuno. D’accordo, erano altri tempi, più spensierati, meno stressati (e stressanti). Ma l’amministrazione comunale ha deciso che indietro si può tornare e farà soffiare nuovamente l’aria “anni Novanta” su Gorizia.

Già il precedente sindaco Ettore Romoli ci pensò ma, alla fine, non se ne fece nulla, a causa dei mille intoppi che conobbe il cantiere dell’ascensore per il Castello. Oggi, il suo successore Ziberna è determinato a riaprire la discoteca. La speranza è che i tanti comitati anti-schiamazzi non mettano subito i bastoni fra le ruote, facendo “sfiorire” istantaneamente il Bastione e costringendolo alla dura realtà quotidiana di degrado e abbandono.

La discoteca, come si ricorderà, entrò nel mirino dei cittadini che malsopportarono le onde sonore che si propagavano dal maniero: iniziò una battaglia a colpi di esposti alla Procura della Repubblica e scoppiarono polemiche a getto continuo con i gestori di turno. Ma oggi il Comune ha deciso: si riapre. A prescindere, direbbe Totò. «Per la verità - annota il sindaco Ziberna - il mio “sogno” è quello di creare un’estate goriziana che si snodi fra il centro cittadino e il Castello. Della serie: si beve l’aperitivo nei bar, si cena nei ristoranti e poi, con l’ascensore, si sale in Borgo Castello, magari si visita il maniero con itinerari notturni e, poi, si conclude la serata al Bastione fiorito. Ovviamente, togliendo le criticità che, in passato, hanno finito per penalizzare questa originalissima location, ovvero i parcheggi selvaggi e il volume della musica che creava disagi e proteste in alcune parti della città».

Come dare soluzione a questi grattacapi? «Il primo problema sarà risolto dall’ascensore, per cui le auto non saliranno in Borgo Castello mentre la questione della musica si dovrebbe risolvere con i nuovi impianti di diffusione acustica. Non sono un nostalgico, però sono convinto che il Bastione fiorito possa ridiventare una delle attrazioni per giovani, ma anche meno giovani, di un ampio territorio e il mio impegno, per questo, sarà massimo».

Ma c’è un altro elemento. Per l’amministrazione comunale, conditio sine qua non per la riapertura del Bastione fiorito è la realizzazione dell’ascensore al Castello: questo per limitare al massimo i disagi ai residenti del Borgo. Un altro motivo di mugugni da parte dei cittadini era, infatti, collegato ai disagi creati dalle auto degli avventori che invadevano l’area fino a tarda ora, con posteggi selvaggi e vetture lasciate persino davanti ai portoni delle abitazioni. «Sì, è impensabile che riapra la discoteca senza il completamento dell’impianto di risalita - fa eco l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti -. Per questo, i due progetti devono andare, anzi andranno di pari passo». L’obiettivo, con la riqualificazione (completata) di borgo Castello, la risalita meccanica e il recupero di strutture come il Bastione fiorito è quello di rendere «il nostro monumento-simbolo più attraente e fruibile sotto diversi aspetti - puntualizza Oreti - cercando di essere quanto più vitale possibile. Stiamo anche studiando iniziative per invogliare a frequentarlo non solo i turisti ma anche i goriziani. E il progetto della riapertura della discoteca va in questa direzione». A sentire l’assessore comunale quello del Bastione fiorito «è un progetto concreto, che stiamo già pianificando. Ma è una conseguenza del completamento dell’impianto di risalita del Castello. Ci siamo presi l’impegno, in campagna elettorale, di portare a compimento questo disegno e lo faremo perché dobbiamo riempire sempre più di contenuti il Castello».

Ovviamente, dovrà essere una discoteca di classe, con musica di un certo tipo, elegante. «Insomma, niente rave party», taglia corto Oreti. Che conclude: «Sarà strategico dare vita al Castello con il Bastione e l’Enoteca dell’Impero non solo a favore dei cittadini ma anche per incentivare i turisti e il “fuori porta” del weekend fra Udine, Trieste, Slovenia e Austria».

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