Torna il boom della nautica e le barche fanno sognare

Folla al Salone di Aprilia Marittima per i gioielli del mare in esposizione: dal modello per sceicchi al catamarano a motore di moda nei Caraibi

APRILIA MARITTIMA. Gli appassionati di yacht tornano a spendere e a sognare. Mai come quest’anno ad Aprilia Marittima, alla fiera del nuovo ed usato di Nautilia, si è respirata un’atmosfera tanto frizzante e soprattutto positiva tra broker ed espositori. Un segnale eclatante, tra i tanti, l’apertura delle trattative di vendita ancor prima che il salone spalancasse le porte. E che aria tirasse, a favore della nautica, lo si è capito subito arrivando ad Aprilia Marittima. Mentre fino a qualche anno fa non c’era alcun problema a trovare parcheggi liberi ieri è stata un’impresa trovare posto. In tarda mattina c’era il tutto esaurito con le automobili in coda. Appassionati arrivati da tutta la regione, dall’Austria, dalla Slovenia, dalla Croazia, per non parlare del Veneto e oltre. Gente arrivata apposta alle porte di Lignano non per la scampagnata, vista la giornata che annunciava la pioggia, ma per vedere le imbarcazioni.



Fiera affollata, e soprattutto visi sorridenti tra i broker. «Non solo il mercato sta riperendendo - conferma Pierpaolo Calligari rappresentante della Cranchi - si sta riprendendo la fiducia nella gente. Molti pur avendo soldi non volevano spendere. Quando è scoppiata la crisi nessuno voleva più acquistare barche, quando poi il governo Monti ha imposto la nuova tassa di possesso penalizzando il comparto nautico il mercato si è fermato e la gente è scappata. Adesso c’è una svolta, gli appassionati sono tornati e si ricomincia ad acquistare. Non girano più solo curiosi». Sorride Calligari appoggiato a uno splendido Cranchi nuovo di pacca, prezzo 348mila 800 euro, linee d’acqua ridisegnate per consumare meno (siamo sempre sui 100 litri di gasolio l’ora comunque) velocità di crociera 22-23 nodi, massima 30. La barca è italianissima e chi fosse interessato può andare al centro prova che la Cranchi (sede sul lago Maggiore), ha scelto poco lontano, a San Giorgio di Nogaro.

Bisogna fare la fila anche per salire sulle passerelle sospese per vedere le barche parcheggiate a secco sugli invasi, sono oltre 300 e fa impressione vederne tante. E per la prima volta anche tante barche a vela, sono almeno 50 in esposizione. E per tutte le tasche. Dal Dufour di 8metri e 30 del 1974 al prezzo di saldo di 6mila euro, via via a salire fino ai 249mila del magnifico Hallberg Rassy 37 pedi (11,32 metri) costruito nel 2008. Un vero divertimento scendere e salire dalle barche in tutta tranquillità e riuscire anche ad apprezzare lo stato degli scafi che sono in bella vista fuori dall’acqua. Una specialità dei cantieri di Aprilia riuscire in pochi giorni a sistemare quasi 300 barche, «Una vera impresa perchè arrivano tutti all’ultimo minuto» commenta con una risata Eugenio Toso presidente di Nautilia.

E girando per i piazzali si scopre anche qualche gioiello. Nel suo speciale invaso, stretto, filante ed elegantissimo fa bella mopstra di se uno Sciarrelli. È un Craglietto del 1969, lunghezza 13 metri, anno di costruzione 1969. «Questo non è uno Sciarrelli qualunque, è un’imbarcazione che ha l’asterisco, una di quelle che il progettista firmava come le più riuscite. Si chiama Franca III, una barca che ha visto tanti mari, che è stata fino ai Caraibi, di un armatore di origini istriane che viveva a Novara. Lui è mancato e purtroppo i figli non riescono a mantenerla, sono stati costretti a metterla in vendita». Bellissima, un vero sogno costoso da acquistare e mantenere perchè di legno: 150mila euro. Niente paura però, per chi non se lo può permettere ci sono barche per tutte le tasche. Quest’anno anche con i prezzi esposti come al supermercato: 19mila, 67mila, 145mila. Tutti motoscafi. E per chi ne volesse uno nuovo c’è anche l’offerta della fiera, 22mila 900 euro per un italianissimo Invictus 190 Fx, ancora con il cellophane. Per i più snob ecco invece un mitico Riva, non in legno però, ma in vetroresina color grigio, del 2006 che costa 120mila euro e ha due potentissimi motori da 260 cavalli. Tante le novità, una tra queste un bellissimo Foutaine Pajot 37 piedi, non è un semplice motoryacht è un catamarano a motore che vanno tanto di moda nei Caraibi. La particolarità è costituita dagli spazi incredibili a borrdo per una barca da circa 12 metri grazie alla larghezza di 5metri. È nuovo e si può “portar via” con 390mila euro.

Imbarcazioni davvero per tutti i gusti e a fare da padroni sono proprio i motoryacht. Quelli più belli e costosi sono all’ingresso, di fronte al molo con davanti la passerella blu. «Siamo contenti, veniamo da saloni di Cannes, Genova e Montecarlo e arriviamo volentieri a Nautilia - racconta Franca Mulazzani di Yacht Time Adriatic Coast, uffici a Lignano e a Riccione - quest’anno l’atmosfera è frizzante. Abbiamo barche importanti, rappresentiamo anche i cantieri San Lorenzo e quest’anno abbiamo fatto un bel bottino di ordini, i segnali sono buoni».

Anche per un’altra realtà, italiana, come Absolut che ad Aprilia ha portato uno yacht da 1milione e 350mila euro. È il più costoso. «Durante la crisi siamo rimasti in piedi con l’export, al 100% - racconta Gimmy Valente general manager - ora siamo al 90% ed è tornato un 10% dell’Italia. Il mercato ha ripreso, ma stiamo con i piedi per terra. Siamo riusciti a realizzare imbarcazioni di alto livello per una platea più larga di persone, ovviamente di chi ha soldi, ma che ora grazie alla tecnologia facilissime da pilotare». Grazie al joystic, la barca ruota su se stessa, la puo pilotare anche un bambino.
 

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