Torna la gru al Parco Rocca per realizzare trenta alloggi

Una gru è ricomparsa nel “Parco Rocca”, l’area dell’ex ospedale di via Rossini il cui sviluppo residenziale era congelato ormai da dieci anni. A causa della crisi profondissima dell’edilizia scoppiata tra 2007 e 2008, ma pure del mancato utilizzo da parte del Comune di Monfalcone del grande palazzo costruito a ponte su via dell’Istria. Sarà proprio l’edificio rimasto al grezzo a trovare un completamento entro la fine della primavera, salvo intoppi, ma con una destinazione diversa rispetto a quella pensata in origine.
I lavori riprenderanno in settimana, come spiega l’architetto Francesco Morena, progettista con il suo studio dell’intero sviluppo residenziale dell’area per conto dell’impresa veneta Tonon che l’acquistò nel 2005 con una spesa di 4,950 milioni di euro con l’idea di realizzarvi oltre 210 alloggi per circa 600 potenziali residenti. Nei 4 mila metri quadri del palazzo al grezzo di appartamenti ne verranno intanto ricavati 30 con un’operazione di riconversione, per la quale è stato quantificato un costo complessivo di 3, 5 milioni di euro, ma sostenuta in parte della Regione con un contributo finalizzato alla realizzazione di edilizia convenzionata.
Al Tavolo territoriale per l’edilizia residenziale la società lo scorso anno aveva avanzato la richiesta di un incentivo di 750 mila euro per poter mettere mano al completamento dell’edificio. «L’intervento passa attraverso una convenzione con il Comune – spiega Morena – e riteniamo possa essere ultimato nel giro di 6-8 mesi». Intanto la nuova offerta residenziale è già sul mercato, gestita da un’agenzia immobiliare del centro cittadino, anche se per ora rimarrà l’unica nel grande comprensorio dell’ex ospedale. «Nutro speranze che il piano possa essere ripreso sempre dall’impresa Tonon – afferma l’architetto Morena –, perché quell’area rimane uno snodo fondamentale per la città». A inizio anno Morena si era detto fiducioso, inoltre, che proprio il completamento del grande palazzo che scavalca via dell’Istria possa funzionare da traino per il riutilizzo del resto dell’area alle sue spalle e di quella che confina con la zona del supermercato Eurospar.
Le modifiche al Piano particolareggiato di iniziativa privata richieste a inizio anno dalla società e avvallate dall’amministrazione comunale riguardano non solo la trasformazione del palazzo da direzionale a residenziale, ma anche la possibilità di realizzare degli uffici per un massimo di 1. 350 metri quadri coperti e un volume di 8. 500 metri cubi. Il resto del piano originale, invece, non cambia: due aree libere confinanti con via Rossini e via Aquileia rimangono destinate a residenziale e ad attrezzature alberghiere-ricettive, il lotto centrale compreso tra le due è confermato a residenziale.
Nel frattempo nei prossimi mesi il fronte e il retro del palazzo a ponte si trasformeranno vestendosi di una “griglia” in grado di dotare gli appartamenti di grandi terrazze, mentre all’interno saranno apportati i cambiamenti necessari a ricavare i 30 alloggi. La volontà del progettista è che le superfici vetrate rimangano in ogni caso importanti. —
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