Torna la “guerra” ai contatori del gas a rischio

Nel 2017 Acegas è intervenuta per 154 fughe. L’obiettivo del 2018 è sostituire un centinaio di impianti

Sono 154 gli interventi che l’AcegasApsAmga ha dovuto effettuare nel corso del 2017 in altrettanti condomini per fughe di gas. Conti alla mano, uno ogni due giorni e mezzo. Il che vuol dire lasciare per alcuni giorni senza acqua, pasti caldi e riscaldamento centinaia e centinaia di famiglie poiché, se viene chiuso il “rubinetto”, ne soffre tutto il palazzo. Guasti questi che dipendono da svariati motivi, riconducibili per la maggior parte alla vetustà degli impianti, e per i quali è consigliabile contattare quanto prima l’azienda attraverso il Pronto intervento. Ma i disservizi e i disagi si potrebbero arginare. Come? Aggiornando il proprio impianto. Parola di Massimo Bonato, il neodirettore del gas per la multiutility, Pietro Brazzarola, responsabile della conduzione e della manutenzione del gas per AcegasApsAmga, e Sergio Debarbora, responsabile della conduzione e della manutenzione del gas nel capoluogo giuliano.

Sono circa 3.500, infatti, gli edifici a Trieste che, secondo la normativa vigente, per quanto riguarda la distribuzione del gas nei singoli appartamenti, non hanno apparati in regola. Molti immobili - per questioni storiche - non hanno avuto un riammodernamento in quest’ambito. E oggi si ritrovano un sistema che prevede che il punto di consegna del gas sia posto al limitare della proprietà. Il cambiamento da affrontare, in questi casi, sarebbe quello di trasferire il punto di consegna in modo che coincida con i contatori, che dovrebbero essere riposti in unico vano, possibilmente all’esterno. A fronte di questa innovazione il disagio coinvolgerebbe solo l’appartamento dove si è individuato il difetto e non tutto lo stabile.

Circa 200 sono i casi più critici da affrontare. E per caso critico, in particolare, s’intende avere i contatori nel terrazzo.

Tra i primi obiettivi di AcegasApsAmga in città, oggi, c’è proprio il cambio delle colonne montanti oltre che i nuovi contatori “smart”, che svolgono l’autolettura. A questo proposito è partita una campagna per sensibilizzare i condomini a effettuare questi lavori, che hanno un costo diviso a metà. AcegasApsAmga s’impegna a farsi carico dell’adeguamento della derivazione d’utenza degli impianti di distribuzione gas e dell’installazione dei nuovi contatori digitali per ogni utenza che, oltre a consentire maggiori standard di sicurezza, permetteranno in futuro anche la telelettura. Il condominio al contrario dovrà sobbarcarsi la spesa per la realizzazione delle opere edili. I costi variano in base alla vetustà dell’edificio e se ci sono fatture di pregio: da poche centinaia fino a qualche migliaio di euro.

L’anno scorso sono stati una ventina gli interventi di questo tipo eseguiti dalla multiutility. Si è lavorato molto sulla campagna d’informazione: 300 gli amministratori contattati per duemila famiglie circa. Centoventimila le famiglie raggiunte attraverso i magazine che illustravano il progetto, e tante altre attraverso la pagina web dedicata. Lo scopo del 2018 è fare un centinaio di nuovi impianti.

(b.m.)

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