Tornano le baracche alla Costa dei Barbari

Tavolini in legno costruiti con materiale trovato sul posto, divani rudimentali, coperture improvvisate ma sufficienti per resistere a improvvisi piovaschi, addirittura un rotolo di carta multiuso appeso in alto a un apposito sostegno. È di nuovo allarme baracche alla Costa dei Barbari, il tratto di litorale attiguo all’area di Portopiccolo in direzione di Trieste. Non è la prima volta infatti che, in quella zona, e non solo in riva al mare, ma anche lungo i sentieri che permettono di salire fino alla Costiera, i frequentatori più assidui cerchino di rendere più confortevoli le loro soste improvvisandosi artigiani.
Ingegnandosi con pietre e legni trovati in loco, e portando qualche suppellettile da casa, creano dunque queste capanne, la cui funzione sembra non essere solo quella di garantire comodità nel corso dell’estate. I passanti che hanno segnalato il problema parlano infatti di situazioni che fanno presagire una continuità nella presenza di qualcuno. In altre parole, non ci sarebbe da stupirsi se emergesse che qualcuno vive stabilmente, o quasi, in quelle capanne. Fra l’altro accumulando ingenti quantità di immondizie, evidenti anche a uno sguardo distratto.
Più volte, in passato, l’amministrazione di Duino Aurisina, indipendentemente dalle maggioranze che si sono alternate alla guida del Comune, aveva affidato a imprese specializzate negli sgomberi di questo tipo l’incarico di riportare la zona alla sua fisionomia naturale. Nel corso delle operazioni di pulizia erano state trovate cucine da campo, bombole per il gas, posate, piatti, cuscini.
Ora la situazione è nuovamente preoccupante. L’ultima testimonianza in questo senso è di alcuni partecipanti della Corsa della Bora, i quali, lambendo l’area, hanno visto queste capanne, e qualche giorno dopo sono tornati per verificare la realtà delle cose, ottenendo un risultato decisamente inquietante. Il problema non è solo legato alla sicurezza, perché una bombola del gas incustodita può esplodere e provocare ingenti danni, ma è anche una questione di decoro.
Nel corso della bella stagione, il mare davanti alla Costa dei Barbari è solcato da centinaia di imbarcazioni, molte delle quali di turisti, e sono molti coloro che allungano la passeggiata dal vicino comprensorio di Portopiccolo in direzione di Trieste per ammirare la costa, che dovrebbe essere incontaminata. La presenza di baracche di questo tipo non è certamente il migliore biglietto da visita. A tutto questo si deve aggiungere che, nel tratto di sentiero che porta dalla Costa dei Barbari alla spa di Portopiccolo, sono stati notati escrementi di cani in notevole quantità.
Sorge allora il sospetto che gli utilizzatori delle capanne abbiano anche dei cani e che li portino a soddisfare i loro bisogni nel vicino comprensorio “deluxe”.—
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