Tornano sul palco le vecchie glorie del beat

Nell’annunciare, a distanza di un lustro, la terza edizione di “Gorizia beat”, la prima data 1990, vien da pensare a quel fortunato libro di Stephen King: a volte ritornano. Già, per “Gorizia beat”...

Nell’annunciare, a distanza di un lustro, la terza edizione di “Gorizia beat”, la prima data 1990, vien da pensare a quel fortunato libro di Stephen King: a volte ritornano. Già, per “Gorizia beat” si tratta di un ritorno tanto gradito quanto inatteso, fortemente voluto dall’assessorato comunale al Parco culturale e da Assoeventi; produzione e regia si debbono a Roberto Montanari; a Stefano Pilolli e M. Donata Gos si deve il coordinamento mentre, in veste di consulente musicale, troviamo Giuliano Almerigogna. Il tutto per una serata che avrà luogo venerdì 27 aprile, dalle 20.45, al teatro Verdi di Gorizia e che vedrà l’esibizione d gruppi storici regionali a proporre canzoni beat-rock dei mitici ’60-’70. In particolare, provenienti da Gorizia avremo Flexy Gang, Otis Group, Provos, Cadetti, Pantere, Dogs, Catmen; da Monfalcone ci saranno i Cobra; da Udine gli Alter Ego, da Trieste i Tumbling Dice e i First and Shadows, da Pordenone gli Alisei e da Gorizia-Trieste i N.S.P.N. Ospite d’onore sarà Mal dei Primitives ma non si possono tacere le presenze del rocker friulano Beppe Lentini nonchè di Gigi Lo Re, che, per l’occasione, con le sue Tigri ha annunciato si esibirà per l’ultima volta alla batteria; infine, sul palco avremo l’associazione di Lucinico Spazio Danza. Nel presentare l’iniziativa, ieri al caffè Teatro, l’assessore Devetag ha affermato che «Gorizia, quand’era una delle capitali del beat regionale e non solo, ha vissuto momenti di grande creatività». A condurre la serata è stato invitato Ugo Falcone.

Ancora: i primi 400 acquirenti del biglietto d’ingresso riceveranno in omaggio il Cd di “Gorizia beat”; già, i biglietti: si possono trovare dalle 17 alle 19 al botteghino del Verdi al prezzo di 12 euro per gli interi e di 10 euro per i ridotti. A voler attribuire al concerto un’atmosfera volutamente rétro ci saranno poi, sul palco e nel foyer del Verdi, alcuni juke-box della ricca collezione di Beppe Lentini; juke-box, acquistati in 25 anni, perfettamente funzionanti e sui quali l’assessore Devetag ha annunciato l’idea di fare, nei prossimi mesi, un’esposizione sfruttando gli spazi del museo di Santa Chiara.

Alex Pessotto

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