Tornato a casa il bambino salvato nell’Isonzo

Aveva rischiato di annegare nel fiume. Il sollievo di familiari, dei compagni di scuola e del sindaco
Bumbaca Gorizia 13.07.2013 Gradisca spiaggia Isonzo beacha Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 13.07.2013 Gradisca spiaggia Isonzo beacha Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA. Ha avuto un epilogo felice la vicenda del bambino gradiscano che ha rischiato di annegare nell’Isonzo. L'11enne di origine mauritana è stato dimesso dall'ospedale Burlo Garofolo, dove si trovava ricoverato da domenica 8 giugno con una sindrome da annegamento e una preoccupante polmonite da inalazione dopo essere stato inghiottito – forse per un malore, forse per la poca esperienza nel nuoto – dalle acque del fiume in prossimità del ponte di Sagrado. Subito dopo il ricovero i sanitari del nosocomio giuliano avevano prudentemente deciso di attendere 72 ore prima di sciogliere la prognosi ed escludere danni cerebrali o polmonari dovuti alla lunga permanenza sott'acqua prima dei provvidenziali e prontissimi soccorsi.

Il ragazzino aveva dato già nei giorni scorsi ampi cenni di miglioramento, riprendendo conoscenza e rispondendo sempre più lucidamente alle sollecitazioni dall'esterno. Enorme il sollievo per i familiari, conosciuti in città dato che quella mauritana è una comunità numerosa e integrata nel tessuto di Gradisca d'Isonzo. La notizia del ritorno a casa dell'11enne ha recato felicità anche alla scuola primaria “Dante”, di cui frequentava il quinto anno, e del sindaco Linda Tomasinsig, che non ha mai fatto mancare la vicinanza dell'amministrazione ai genitori e che in queste ore si è essa in contatto con la famiglia per esprimerle il sollievo di tutta la comunità.

Il ragazzino era stato salvato solamente dalla prontezza di alcuni bagnanti che hanno assistito all'episodio. Pochi istanti in più sarebbero potuti divenire fatali. Ai soccorsi avevano partecipato attivamente anche i carabinieri del nucleo radiomobile, che proprio in quei momenti si trovavano in zona per altre ragioni. L'11enne mauritano stava giocando con alcuni amici in uno specchio d'acqua non eccessivamente profondo, quando all'improvviso - per alcuni lunghi, interminabili istanti - non è più riemerso dopo l'ennesimo tuffo. Allarmati, gli amici hanno attirato l'attenzione di un bagnante che ha recuperato il ragazzino e l'ha portato a riva. Non dava più segni di vita. Mentre sul posto accorrevano anche gli uomini dell'Arma, aiutando i cittadini nei primi soccorsi, un secondo gradiscano ha praticato al ragazzino il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. Poi l’arrivo del personale del 118 che lo aveva trasportato all’ospedale triestino .

Luigi Murciano

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