Tornelli e telecamere: il Palazzo ora si blinda

La giunta Fvg prevede interventi nelle due sedi di piazza Unità e Udine. A Trieste vetri antisfondamento nell’area della presidente: «Più sicurezza passiva»
La sede della Regione Fvg in piazza Unità a Trieste
La sede della Regione Fvg in piazza Unità a Trieste

TRIESTE. La Regione si scopre vulnerabile e prepara una rivoluzione per mettere in sicurezza le sue sedi. A Trieste come a Udine, lì dove sorgono le due "case" più importanti. In cantiere c'è la predisposizione di tornelli, telecamere, serramenti scorrevoli e vetrate antisfondamento, queste ultime a protezione dell'area riservata alla presidente Debora Serracchiani.

Tutto scritto in un progetto preliminare la cui approvazione, tempo due settimane circa, è stata delegata al vicedirettore centrale delle Finanze Alessandro Zacchigna. L'obiettivo, chiarisce la giunta in delibera, è di «incrementare il livello di sicurezza delle due sedi principali della Regione». Per questo, in tempi di allarme terrorismo, tanto più dopo i fatti di Bruxelles e in un territorio di passaggio come quello del Friuli Venezia Giulia, «si rende necessaria la realizzazione di una serie di interventi in particolare presso gli immobili di piazza Unità d'Italia 1 a Trieste e di via Sabbadini 31 a Udine». Interventi mirati alla «gestione e controllo degli accessi» per garantire appunto la sicurezza «sia delle persone presenti all'interno degli edifici che della presidente della Regione».

La giunta, in una generalità di inizio marzo, ha preso atto del progetto abbozzato dalla direzione generale e dalla direzione centrale Finanze. Si tratta di fatto delle linee principali di azione per la protezione dei Palazzi. Quattro i punti più significativi. Si parte con il posizionamento, in corrispondenza degli ingressi delle due sedi, di tornelli dotati di lettore di badge, che consentiranno il controllo esatto e immediato degli accessi e delle persone presenti nell'edificio. Un ausilio, si legge in delibera, «nella gestione di eventuali situazioni di emergenza e nelle procedure di evacuazione dell'edificio». Il secondo punto è quello dell'implementazione del sistema di videosorveglianza, vale a dire l'installazione di nuove telecamere per il monitoraggio di eventuali presenze estranee.

Silvano Trieste 26/04/2016 Piazza dell'Unita', il Palazzo della Regione e i tornelli all'interno
Silvano Trieste 26/04/2016 Piazza dell'Unita', il Palazzo della Regione e i tornelli all'interno

Si prosegue, ma solo in piazza Unità, con la previsione di due nuovi serramenti scorrevoli in corrispondenza dell'ingresso al piano terra di via dell'Orologio, in sostituzione dell'attuale bussola in legno, nonché di pareti vetrate antisfondamento e antieffrazione a delimitazione dell'area riservata alla presidenza al secondo piano. I tornelli, fa sapere il direttore generale della Regione Roberto Finardi, saranno simili al filtro utilizzato per ingressi e uscite dei clienti di una banca, ci dovrebbe dunque essere una porta scorrevole. Quanto alle vetrate antisfondamento, non ce ne sarà bisogno a Udine, dato che in quella sede c'è già il sistema con il badge e dunque il livello di protezione viene considerato più adeguato.

In attesa di entrare in maggiori dettagli nei prossimi giorni, con la progressiva definizione del progetto, Finardi informa inoltre che verrà garantito l’accesso ai disabili e che, almeno in questa fase, non sarà previsto il metal detector. Ci si difende, insomma, ma non risultano situazioni di minaccia tali da andare oltre quella che viene descritta come un'iniziativa di «normale prevenzione». «Non ci sono stati segnali né minacce particolari - assicura ancora Finardi -. Vogliamo semplicemente mettere nelle condizioni le persone alla porta dei due edifici più importanti della Regione di controllare più agevolmente gli ingressi, così come accade nei ministeri e negli uffici di una certa rilevanza istituzionale. Coerentemente, aumentiamo la sicurezza passiva della presidente». Nella prima decade di maggio Zacchigna approverà il progetto preliminare. Quindi, secondo la disciplina organica dei lavori pubblici, si arriverà ai due successivi step del progetto definitivo e di quello esecutivo.

Data la necessità di procedere a una gara d'appalto (l'importo dei lavori ha una prima stima, 200mila euro Iva esclusa, ma non ci sono ancora certezze sulla cifra) e, per l'immobile di piazza Unità, pure di chiedere il via libera della Soprintendenza, il direttore generale ipotizza che il sistema sicurezza possa essere a regime a fine estate. Un'ultima rassicurazione va rivolta al personale. Il dg, nei prossimi giorni, scriverà una lettera alle organizzazioni sindacali precisando che i dipendenti non saranno sottoposti a ulteriori controlli. Il badge collegato ai tornelli sostituirà quello attuale: «Non ci sarà bisogno di due strisciate, il raddoppio sarebbe evidentemente inutile». Ai sindacati, rimarca Finardi, «chiariremo la finalità dell'intervento: prevenire l'ingresso di intrusi nei luoghi del lavoro pubblico».

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