Torre in sicurezza: sono 200mila gli euro in arrivo dalla Regione

Serviranno per interventi di natura idraulica sul torrente Lente d’ingrandimento sugli argini e sull’alveo
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 27.08.2014 Il Torre a Versa Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 27.08.2014 Il Torre a Versa Fotografia di Pierluigi Bumbaca

VILLESSE. È parte integrante del programma di manutenzione dei corsi d’acqua. La Regione non è attenta soltanto al Versa (che sarà oggetto, come scritto nei giorni scorsi, di due interventi per un investimento complessivo di 500mila euro) ma ha puntato la lente d’ingrandimento anche sul torrente Torre. In questo caso, sono 200mila gli euro stanziati che serviranno principalmente alla movimentazione di sedimenti e al ripristino della funzionalità della scogliera in massi che si trova sul territorio del Comune di Villesse.

Dunque, quest’ultimo intervento (già preannunciato nei mesi scorsi) diventa ufficiale: c’è il progetto, ci sono i soldi e non è certamente un elemento secondario. I lavori hanno lo scopo di ripristinare l’integrità della difesa in massi di roccia esistente, in modo da salvaguardare la funzionalità dell’opera e offrire una maggiore sicurezza idraulica ai territori circostanti. La regolarizzazione della sponda a valle, la parziale ricostruzione e la manutenzione ordinaria della scogliera sono finalizzati a prevenirne il collasso, impedendo la ripresa dei fenomeni di erosione e potrebbero interessare l’integrità dell’argine unico Torre-Isonzo.

Com’è noto, la scogliera (la cui lunghezza è di circa 300 metri) si trova in località Cumignai ed è situata a circa 1.500 metri a sud dell’abitato di Villesse, a 1.500 metri a est dell’abitato di Ruda e a 90 metri di distanza dall’argine unico Torre-Isonzo, poco a sud della sua congiunzione con l’argine sinistro del Torre. «La scogliera - ha spiegato di recente l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito - è stata realizzata principalmente a difesa dell’argine unico e allo scopo di impedire i fenomeni erosivi in corrispondenza dell’ampio meandro che forma il torrente Torre. Essa è costituita da massi ciclopici non legati i quali, a seguito degli eventi di piena degli ultimi anni, risultano sconnessi e disallineati rispetto alla loro posizione originale e alla pendenza di progetto; a ciò si associa una profonda incisione del letto di magra lungo la linea della fondazione». Questo fenomeno - spiegano i tecnici della Regione - porta ad un'accelerazione del flusso idrico e ad un aumento delle spinte tangenziali con conseguente pericolo di "scalzamento" del manufatto e di perdita delle sue condizioni di stabilità statica. mmediatamente a valle della scogliera, in sinistra idraulica, si evidenzia un elemento di discontinuità del profilo di sponda che costituisce ostacolo trasversale al regolare scorrimento della corrente d'acqua. Il rigurgito derivante dalla presenza dell'ostacolo, si legge ancora nella relazione tecnica, ha portato al completo collasso degli ultimi 50 metri circa della scogliera stessa.

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