Tra ballerine da Rio 12 carri e 10 gruppi al 135° Carnevale sbarca Nina Morić

Svelato il programma di eventi in municipio con la consegna della Cantada. Ritorna la lettura del Testamento sulla loggia
Bonaventura Monfalcone-18.02.2019 Manifesto Carnevale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-18.02.2019 Manifesto Carnevale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE. Già da qualche giorno si vedeva il suo volto ammiccare sui manifesti affissi in città, ma l’annuncio ufficiale è arrivato ieri in municipio: sarà Nina Morić, la 41enne modella e soubrette croata, ad aprire il 5 marzo la 135ª edizione del carnevale monfalconese, animata dalla parata di 12 carri allegorici e 10 gruppi mascherati. Sullo sfondo la sempre gradita – ai maschietti – rentrée delle variopinte ballerine brasiliane di Ipanema, gli sbandieratori, le quattro bande. Mentre la chiusura alle 18 sarà affidata alle simpatiche canaglie dei Crampi Elisi, alias Maxino, Elisa Bombacino e Flavio Furian, che i più conoscono ormai come Uolter, la mitica boba de Borgo, con uno show a base di cabaret e musica.

Numerosi gli eventi prospettati, che prenderanno avvio sabato con Fiesta, lo spettacolo itinerante di artisti di strada provenienti da Faenza ad animare dalle 16 le vie del centro e si concluderanno il martedì con la pièce “El tesoro de Franz Josef” al Comunale, a ingresso libero per gli under 28 (entrambe iniziative a cura del Comune). Una delle novità sarà anche il rientro alla loggia del municipio per la lettura del Testamento di sior Anzoleto, la maschera per eccellenza della Cantada che assume i connotati dell’83enne Orlando Manfrini, monumento del carnevale bisiaco: quest’anno dopo lo sbaracco dei cantieri potrà riappropriarsi della casa della magnadora, dove ieri al pianoterra, negli spazi in cui il 4 aprile si inaugurerà il bar Municipio, ha aperto una mostra sul tema.

Regina della mattinata la rivista satirica “La Cantada”, numero unico edito dalla Pro Loco al prezzo di 8 euro, un costo tenuto fermo «con i denti», come sottolineato da Gian Carlo Blasini, tra gli autori della redazione assieme al coordinatore Rino Lovati, Maurizio Spanghero e Dario Vetta. Copertina originale, per il numero 64, dell’artista Marco Englaro: il campanile, icona di Monfalcone, sferzato dalla bora che in minuzie degne delle tavole di Mordillo sospende nell’aria una miriade di spensierati personaggi, tra cui spiccano i caratteristi della Cantada del mezzogiorno. Strappare un sorriso, del resto, è l’obiettivo del numero unico, definito «il riassunto di un anno di misfatti», che ha tra i protagonisti la magnadora. «Ma no dové rabiarve – ha aggiunto Blasini –: xe anche carneval! ». «La Cantada fa ridere – ha aggiunto serio –, non offendere. Noi arriviamo fino a un certo punto. Per l’oltre, lasciamo lo spazio agli altri». Un’evidente frecciatina all’altra pubblicazione del periodo, le “Serpentade” di Sergio Marini, con cui – come visto nella recente cronaca giudiziaria – evidentemente non scorre più buon sangue. Il primo numero della rivista è stato quindi consegnato al sindaco, che nel suo esordio ha ricordato come il carnevale sia «un momento importante» per la città, insito nell’«identità monfalconese». Ad Anna Cisint sono andati pure una spilletta e una calamita a tema, nuovi gadget messi a disposizione dalla Pro Loco, organizzatrice degli eventi, che ieri ha concluso la conferenza stampa con rinfresco Da Marinelli in piazza. Quindi la parola è passata al presidente del sodalizio di via Mazzini, Franco Miglia, per l’illustrazione del programma, di cui si darà prossimamente conto. New-entry in un canovaccio ormai consolidato, declinato quest’anno però tutto in fascia diurna (per l’intrattenimento by night c’è il sempreverde capannone a Staranzano, stavolta in zona industriale), il “Carneval de le femene” del giovedì grasso, con balli e l’elezione di Miss Carnevalet e la gara non competitiva di amici a quattro zampe vestiti a tema domenica 3 marzo. Insomma, sarà carnevale anche per i cani. –


 

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