Tra Lignano e Lubiana la calata delle star E Trieste perde anche l’indotto del turismo

Ligabue per due giorni, J.Ax e Fedez, Mario Biondi, Nek, Loreena Mc Kennit, Fiorella Mannoia: la programmazione primaverile a Trieste, per dirla col promoter Loris Tramontin, «non è decisamente da buttare via». Ma ha il difetto di fermarsi là. Dopo maggio tutti al mare, non in piazza. O nelle arene degli altri. A Jesolo, per esempio, dove scendono i Chemical Brothers, a Lignano dove Tiziano Ferro apre il tour e ci sarà pure Alvaro Soler, dopo l’incredibile concerto dello scorso ottobre a Trieste. E ancora: la trentenne inglese Joss Stone, al debutto nel Friuli Venezia Giulia, con un concerto a fine luglio, probabilmente ancora a Lignano. E poi, sempre in Friuli, sono annunciati concerti dei Korn, dei Litfiba, del pianista Ezio Bosso.
Anche la vicina Lubiana non va poi male. Accoglierà il primo marzo gli Helmet e si appresta a ospitare due date dei 2Cellos, i Depeche Mode il 14 maggio, Rancid e Green Day il 6 giugno e molte altre date ancora. Magari a quelle latitudini l’appeal turistico dei concerti è stato capito per tempo. Sentire al riguardo l’ex sindaco Cosolini: «Io mi limito a osservare che per il concerto di Bruce Springsteen erano arrivati in tantissimi dagli Usa e tanti persino dalla Nuova Zelanda! Con ricadute che è fin troppo facile immaginare».
Se i 35mila springsteeniani del “Rocco”, all’epoca avessero consumato anche solo una birra e un panino si sarebbe arrivati già a cifre importanti. Aggiungendoci i tanti che in città hanno dormito e “vissuto”, nell’occasione, è stato affare milionario. (f.b.)
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