Tra neoclassico, eclettico e neobarocco

Nel gioco dei “tre cantoni” tra alcune prestigiose sedi Unicredit (in foto l’a.d. Jean Pierre Mustier) situate nel centro triestino, i palazzi interessati presentano molti aspetti significativi dal punto di vista storico-architettonico.
A cominciare proprio dall’ex sede della Cassa di risparmio, che si sviluppa su tre lati tra via Cassa di risparmio, via Mazzini, via Genova. Una vicenda datata 125 anni, da quando, nell’aprile 1891, l’amministrazione della Cassa bandì un concorso per il progetto della nuova sede: arrivano primo Giulio Schmitt e secondo Eugenio Geiringer, ma la commissione giudicatrice affida l’incarico all’architetto triestino Enrico Nordio. I lavori del vasto stabile, pensato da Nordio in quello stile “eclettico” diffuso a fine Ottocento, si concludono nella primavera del 1894 e l’edificio viene inaugurato il 29 aprile con un intervento del podestà Ferdinando Pitteri. Consistenti lavori di restauro vengono eseguiti alla fine degli anni ’80 su progetto di Guido Visentin.
Spostiamoci ora in via Roma 5. Il Banco di Sicilia acquistò nel 1948 “casa Fontana già Pitteri”, edificio neoclassico realizzato nel primo decennio del XIX secolo, con un probabile ma non documentato contributo progettuale di Matteo Pertsch. Tre fronti su altrettante vie, la facciata principale, con l’inserimento di pannelli a rilievo, volge su via Roma. Carlo d’Ottavio Fontana, che acquistò quasi subito lo stabile da Giovanni Battista Pitteri, adibì l’immobile ad albergo.
Terzo riferimento indicato da Unicredit come candidato alla riqualificazione operativa è l’ex sede del Banco di Roma all’angolo di corso Italia con piazza Benco: edificio in stile neo-barocco, realizzato nel 1928 su disegno di Bruno Slocovich. (magr)
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