Tralicci telefonici come funghi A Gorizia ci sono 63 antenne

Tralicci telefonici, dove eravamo rimasti? C’è stato un periodo (erano gli inizi degli anni 2000) in cui le antenne di telefonia mobile spuntavano in ogni zona della città. Praticamente a cadenza giornaliera c’erano segnalazioni di cittadini imbufaliti per l’arrivo, nel loro quartiere, di un nuovo ripetitore e nascevano i comitati contrari. Sui tetti dei palazzi, su dei tralicci terribilmente impattanti dal punto di vista ambientale, persino sulle gru normalmente utilizzate per le costruzioni edili: spuntavano dappertutto.
Poi, il fenomeno si è stabilizzato. Secondo gli ultimi dati, i ripetitori installati in città, come detto, sono 63. L’impatto visivo è in parte limitato grazie alla pratica del cosiddetto “co-siting”. Ovvero, le compagnie telefoniche utilizzano un unico traliccio, sul quale vengono montati più ripetitori: allo stadio comunale Bearzot – per esempio – Tre, Vodafone e Tim condividono un’unica postazione. L’asse più solido, a quanto pare, è quello che si è creato tra Tim e Vodafone, con una condivisione di 17 postazioni. Non mancano le curiosità: tra i luoghi che accolgono ad oggi antenne di telefonia ci sono la storica villa Ritter (oggi chiusa dopo l’addìo del Ciels), le ex Casermette, un paio di supermercati, parcheggi comunali, aiuole e 3 impianti sportivi. In via Duca d’Aosta, un’antenna sorge sulla sommità di un condominio. Chissà se il canone lo incasseranno tutti gli inquilini...
Ma quanto introita il Comune grazie alle antenne ospitate su terreni o strutture di proprietà? 108.550 euro, meno rispetto ai 166.200 incassati sino all’anno passato. Tra gli altri enti pubblici che hanno concesso spazi propri alle compagnie telefoniche anche l’ex multiutility Iris, Poste italiane (un dispositivo è installato sopra la copertura delle Poste centrali) e la Regione, che ha concesso uno spazio nel bosco di Piuma. Come scritto di recente, la rimodulazione dei canoni è stata obbligata ma non indolore per l’ente visto che le entrate, come anticipato, per l’affitto dei terreni agli operatori della telefonia mobile sono passate da 166.200 a 108.550 euro con una perdita di poco meno di 60 mila euro. «È un po’ la linea indicata dall’associazione nazionale dei Comuni – ha spiegato qualche tempo fa l’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi-, per evitare lunghi contenziosi e perdite economiche maggiori per l’ente pubblico».
Un’ultima curiosità. Gli impianti collocati in ambito comunale sono collocati in via Capodistria, via Montesanto, via Scodnik, viale Oriani, via Faiti, viale XX Settembre, via di Manzano, via delle Grappate, via Catterini, via Cicuta, via Garzarolli, a Casa Rossa, in località Straccis e nell’area di villa Ritter. Gli operatori presenti sono H3G, Telecom, Vodafone e Wind. —
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