Trasfusione infetta: famiglia risarcita

Il Tribunale civile di Trieste ha condannato il ministero della Salute a pagare un risarcimento di oltre 700 mila euro ai parenti di un uomo deceduto a causa di una trasfusione di sangue infetto. Lo rende noto lo studio legale dell’avvocato Pietro Frisani, del Foro di Firenze, che ha assistito la famiglia del paziente poi morto. L’uomo aveva contratto un’infezione da virus Hcv, poi degenerata in cirrosi epatica, a seguito di una trasfusione eseguita nel 1981 presso gli Ospedali riuniti di Foggia, in occasione di un intervento chirurgico. L’azione civile è stata intrapresa davanti al Tribunale di Trieste dai quattro figli della vittima, assistiti dall’avvocato Frisani, poiché la malattia era stata diagnosticata diversi anni dopo, nel 1998, all’ospedale di Udine. Il giudice ha condannato il ministero a pagare 175.600 euro a ogni figlio. —

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