Tratte “ritoccate” e transfrontaliere per rilanciare il Fvg

TRIESTE La metropolitana transfrontaliera? Per il momento resta un miraggio. Basti pensare agli storici collegamenti della Transalpina: potrebbero rappresentare un’anticipazione della metropolitana...
Foto BRUNI Trieste 16 12 04 Presentato il nuovo treno Minuetto
Foto BRUNI Trieste 16 12 04 Presentato il nuovo treno Minuetto

TRIESTE

La metropolitana transfrontaliera? Per il momento resta un miraggio. Basti pensare agli storici collegamenti della Transalpina: potrebbero rappresentare un’anticipazione della metropolitana transfrontaliera, ma per il momento restano lettera morta. Se i confini con la Slovenia sono caduti da anni, i collegamenti della Transalpina non sono infatti mai stati ripristinati. Un’operazione che, se andasse in porto, consentirebbe di collegare Fvg e Slovenia praticamente a costo zero. I convogli che oggi si fermano a Nova Gorica potrebbero infatti raggiungere Gorizia, così come quelli che si fermano attualmente a Sezana potrebbero arrivare a Trieste Campo Marzio, anticipando appunto una parte dei servizi che dovrebbero essere assicurati dalla metropolitana transfrontaliera.

Ecco uno degli esempi di operazione “low cost” che le Ferrovie potrebbero mettere in cantiere per contrastare l’isolamento di Trieste e, in generale del Friuli Venezia Giulia, dal resto del sistema dei trasporti su rotaia. Ad esempio molto si potrebbe fare, e sempre a costo zero, per realizzare subito collegamenti diretti tra i quattro capoluoghi della regione, il triangolo industriale e la capitale. Basterebbe “ritoccare” le tratte di alcuni treni Eurostar. Un esempio? Facendo proseguire l’Eurostar 9418, che oggi si ferma a Venezia Santa Lucia (con arrivo alle 19.33), su Udine, con le sole fermate di Trieste (21.20) e Gorizia, la mattina successiva si potrebbe far viaggiare l’Eurostar 9403 da Udine a Roma, invariato, con arrivo alle 11.13.

Altro discorso, i collegamenti notturni. Al fine di garantire anche a Trieste la gamma completa dell’offerta notturna per Roma e Napoli, si potrebbe pensare a riunificare l’Intercity notturno 772 con l’instradamento via Gorizia-Udine-Pordenone, che comporta gli stessi vantaggi per il bacino di traffico dell’intera regione che serve una vasta area transfrontaliera.

Per quanto riguarda gli Intercity, una volta istituita la relazione diretta Trieste–Roma Termini, l’Intercity 584-585 (in partenza da Trieste alle 7.04), potrebbe essere instradato con un pendolino via Ferrara, Ravenna, Rimini, Falconara, Ancona, realizzando per la prima volta una relazione diurna per la riviera adriatica con una sicura valenza turistica.

Garantire la parità di trattamento e di opportunità commerciali a tutti e quattro i capoluoghi del Fvg riveste un evidente significato politico ai fini dell’inserimento della regione in un quadro di sviluppo di mobilità e logistica nell’area transfrontaliera ormai senza confini: Trieste e Gorizia sono città di frontiera e Udine è a breve distanza dall’hub austriaco di Villach, importante sia per le merci che per i passeggeri.

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