Tremul sui “ribelli”: «Regole interne non rispettate»

CAPODISTRIA. Nello scontro all’interno della comunità italiana in merito alle recenti elezioni degli organi dirigenti della Ui, interviene con una nota lo stesso presidente della giunta esecutiva dell’organizzazione Maurizio Tremul, in replica a un comunicato firmato da Marino Budicin, Astrid Del Ben, Gianclaudio Pellizzer e Silvano Zilli. «È del tutto falso affermare - scrive Tremul - che nel comunicato stampa da me diramato il 30 dicembre 2014 si commenti la sentenza del Tribunale regionale della Contea Litoraneo-Montana con sede a Fiume del 29 dicembre 2014. Mi sono semplicemente limitato a dare la notizia. Quindi, ogni altra affermazione al riguardo è assolutamente priva di fondamento. «ll procedimento di fronte al Tribunale regionale di Fiume - aggiunge il presidente della giunta - è concluso». Comunque, riprende Tremul, «è assolutamente legittimo che si presenti ricorso alla Corte suprema e a qualsiasi altra istanza croata, europea e internazionale. Attenderò fiducioso le sentenze».
Tremul entra poi nel merito. «Il Tribunale regionale di Fiume ha respinto la denuncia di Astrid Del Ben, Gianclaudio Pellizzer e Silvano Zilli per motivi procedurali in quanto, conformemente alla legge sulle associazioni, prima di ricorrere al Tribunale, non hanno esperito tutte le procedure democratiche interne previste dallo statuto dell'UI, ossia non si sono rivolti al Comitato dei Garanti, d'Appello e di Controllo dell'UI per far valere le proprie ragioni». L’ultimo chiarimento: «Questo, iniziato con le elezioni del 29 giugno 2014, è il mio secondo mandato consecutivo alla funzione di presidente della giunta esecutiva dell'UI, a seguito delle profonde e innovative modifiche statutarie adottate dall'assemblea nel 2010. In questo senso si è anche pronunciato il comitato generale di controllo delle elezioni con la delibera del 10 giugno 2014, rigettando la denuncia di Silvano Zilli».
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