Trieste al secondo posto per il contrabbando di sigarette

In virtù della vicinanza al confine con la Slovenia, il capoluogo giulano segue Napoli, che detiene il primato. Lo dice uno studio realizzato da Intellegit, start-up sulla sicurezza dell'Università di Trento 
Un posto di blocco della Polizia di frontiera
Un posto di blocco della Polizia di frontiera

TRIESTE Contrabbando di sigarette, Trieste al secondo posto in Italia. Il primato è di Napoli, con un pacchetto su quattro di origine illecita. Ma il capoluogo giuliano non scherza, in virtù della vicinanza con il confine con la Slovenia in cui un pacchetto costa in media 1,25 euro in meno rispetto all'Italia. Sono alcuni dei dati riportati dall'Ansa e contenuti nello studio "Flussi, rotte e luoghi del contrabbando di sigarette" realizzato per British American Tobacco Bat Italia da Intellegit, la start-up sulla sicurezza dell'Università di Trento.

Secondo i dati dello studio, l'incidenza del contrabbando a Napoli risulta di gran lunga superiore rispetto alla media nazionale, che si attesta al 5,5% nei primi nove mesi. L'Italia si colloca così al 19esimo posto in Europa, dove in prima posizione c'è la Grecia con una quota del mercato nero del 24%, ma con profonde differenze territoriali e alcune peculiarità. A Milano per esempio, il contrabbando è concentrato nelle ore serali e nelle zone della movida, dove i venditori ambulanti ottengono prezzi addirittura superiori quelli al mercato legale per i marchi più noti.

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